Nuovo caso di meningite nel centro Italia: stavolta è accaduto a Perugia, dove si è ammalato un bambino di circa tre anni.
Dopo il caso di Firenze, un nuovo episodio di meningite nel centro Italia: stavolta si tratta di Perugia. Anche in questo caso la vittima della malattia è un bambino, di soli tre anni.
E’ scattata subito la terapia antibiotica per il piccolo di tre anni residente a Perugia, ricoverato all’ospedale umbro sabato scorso, il 23 febbraio. Si tratta, però, di un tipo di meningite differente rispetto al solito. Generalmente, infatti, l’infiammazione delle meningi è ad opera del batterio chiamato meningococco. Stavolta, la patologia è da pneumococco. Non è così necessaria la profilassi per le persone che sono state in contatto con il piccolo: gli antibiotici serviranno solo al bambino. Il piccolino rimane, per adesso, all’ospedale di Perugia per stare ancora un po’ sotto osservazione clinica, ma le sue condizioni stanno già migliorando a vista d’occhio e sicuramente a breve verrà dimesso e potrà tranquillamente tornare a casa.
Come riporta il Corriere dell’Umbria, infatti, il piccolo non sarebbe affatto in pericolo di vita. I casi di malattia si stanno moltiplicando un po’ in tutta Italia, probabilmente anche per la stagione fredda: sono arrivate segnalazioni a Bologna, Torino, Milano, Terni, Modena. Non si può, però, per l’entità dei casi, parlare di una vera e propria pandemia. I casi continuano ad esserci ogni giorno, ma sembrano essere tutti sotto la soglia epidemica.
Ma cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sulla situazione. Che differenza c’è tra la meningite da pneumococco e quella da meningococco? La meningite da pneumococco è causata dallo Streptococcus Pneumoniae, il batterio responsabile anche della polmonite. Essa può verificarsi per focolai batterici già presenti, come ad esempio le otiti non curate, le sinusiti o le mastoiditi. La trasmissione si ha per via respiratoria ed esistono dei fattori di rischio per poterla contrarre, come ad esempio casi di mieloma o anemia falciforme.
Anche questo tipo di malattia può essere letale, ma con un’incidenza molto minore rispetto al tipo di meningite causata dal meningococco. I sintomi stanno nel forte mal di testa e letargia: può comparire con febbre o senza febbre. Differentemente dalle altre forme di meningite, essa non si propaga così velocemente e facilmente come le altre: abbiamo visto, infatti, come nel caso dei piccolino di Perugia non sia stata necessaria la profilassi antibiotica per chi è entrato in contatto con il bambino, ma come gli antibiotici servano a eliminare i batteri in chi già ha presentato sintomi della stessa.
Nello specifico caso di Perugia, si era verificato un qualcosa di simile qualche giorno fa. La malattia, però, era quella del tipo più grave. A farne le spese una bidella 56enne di una scuola: alla profilassi a tappeto si sono dovuti così sottoporre ben 216 bambini, onde evitare il rischio di contagio nella scuola. L’attenzione rimane così alta nel capoluogo umbro ma, come abbiamo indicato, il rischio di contagio da parte del bambino di tre anni non c’è: mamme e bambini possono così tirare un sospiro di sollievo.