La pertosse è una patologia che si diffonde in maniera quasi endemica a causa della facilità con cui può essere contratta.
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La Pertosse è una malattia che colpisce i polmoni e le vie respiratorie. Il responsabile dell’infezione è la Bordetella Pertussis, un batterio di forma ovalare che, colpendo le cellule epiteliali del polmone ne ostacola il normale funzionamento. In particolare inibisce non solo l’attività delle ciglia (il cui compito è quello di eliminare i detriti che si trovano lungo le vie respiratorie), ma anche – più in generale – debilita il sistema immunitario.
E’ sufficiente che un individuo inali della saliva infetta, sia nella forma degli starnuti, della tosse o anche – più semplicemente – durante durante una conversazione. Dal momento del contatto trascorrono in media 10 giorni (il range spazia dai 6 ai 20) prima che si manifestino i primi sintomi. A questo punto la pertosse si articola principalmente in tre fasi consequenziali:
La Pertosse, prima che venisse introdotto il vaccino era tra le principali cause di decesso soprattutto tra i neonati, a cause di complicanze respiratorie.
I dati forniti dal Ministero della Salute mostrano come tra il 1996 e il 2015 (ultimo aggiornamento disponibile) si oscilli tra i quasi 65.000 casi del primo anno preso in analisi e i 1.100 del 2005. Il dato rassicurante è che la tendenza è quella di una costante diminuzione delle epidemie, soprattutto in Italia dove nel 2015 sono stati registrati 461 casi. Tuttavia il caso italiano è da considerarsi un’isola felice sia rispetto al resto d’Europa (ad esempio in Germania sono stati registrati, solo nel 2015 più di 8.000 casi) e alla situazione nei Paesi in via di sviluppo dove, purtroppo, la prevenzione tramite vaccino è ancora sporadica.
A cause delle gravi complicanze che possono insorgere nei bambini è stato introdotto, a partire dagli anni ‘40 un vaccino che può essere somministrato in due forme:
Per ricevere ulteriori informazioni, far visitare il tuo bambino o ricevere suggerimenti circa il vaccino rivolgiti al tuo pediatra. Monza vanta la presenza del dottor. Paolo Tagliabue – primario del reparto di pediatria da 2000 e titolare di uno studio privato – che saprà diagnosticare e curare la pertosse e tutte le altre malattie che colpiscono neonati e bambini in età pre-scolare e scolare con efficacia e precisione.
Il vaccino contro la Pertosse conferisce una immunità efficace ma questa immunità è evanescente, cioè svanisce se non si continua a ripetere richiami periodici.
Ne consegue che se i bambini che vengono richiamati all’età di 6 anni per l’ultima volta possono essere globalmente considerati immuni, così non si può dire per le altre epoche della vita. Ed infatti oggi che è responsabile della diffusione della bordetella sono al contrario di quanto si possa immaginare gli anziani; ed è facile immaginare come sia difficile fare diagnosi di pertosse in un adulto. I bambini iniziano il ciclo vaccinale a due-tre mesi e quindi i bambini di età compresa tra 0 e tre mesi sono esposti al contagio: e sono anche i bambini più fragili e a maggior rischio di avere decorsi potenzialmente mortali. Per tale motivo si consiglia di sottoporre le donne in gravidanza a vaccinazione DTPa al fine di produrre anticorpi che passando al bambino attraverso la placenta, lo proteggono nella finestra temporale 0-3 mesi.
Il vaccino non comporta alcun rischio per il feto oltre che essere efficace nella prevenzione della pertosse.