La salmonella è uno dei batteri più pericolosi presenti in natura, in particolare quando colpisce un bambino molto piccolo, e si manifesta come un’intossicazione alimentare. Si tratta di batteri cosiddetti “Salmonellaa bastoncello”, contenuti sopratutto nei cibi contaminati, il contagio però può avvenire anche tra una persona malata e una sana. Un’altra causa di contagio è sicuramente il contatto tra cibi crudi e cotti, è sempre bene quindi stare attenti quando si preparano omogeneizzati o altre pappe in casa.
I neonati sono soggetti particolarmente a rischio, in quanto le loro difese immunitarie sono poco sviluppate. Inoltre il decorso della malattia si presenta piuttosto diverso rispetto agli adulti. Anzitutto un bambino di età inferiore a cinque anni impiega più tempo ad eliminare completamente il batterio dal corpo, ciò generalmente avviene tramite l’espulsione delle feci, per questo è sempre importante lavarsi bene le mani quando si lava il piccolo.
Anche i sintomi sono diversi, un primo campanello d’allarme è sicuramente la diarrea, accompagnato da un forte mal di pancia. Le feci, inoltre, presentano spesso delle tracce di sangue e hanno un colorito verdastro. Spesso, poco dopo l’assunzione di cibo infetto o contagio, compaiono anche febbre e vomito. Proprio perchè i bambini sono molto deboli, però, può accadere che i sintomi si presentino in maniera diversa con molta febbre ma pochi episodi diarroici, o viceversa.
Le prime misure che il pediatra consiglierà saranno anzitutto di ordine nutrizionale. Il bambino dovrà per qualche tempo mangiare poco e con scarso condimento (la classica pastina in bianco), inoltre sarà necessario cucinare con più verdure e fibre per regolarizzare le funzioni intestinali. Dovrà inoltre bere molto e, solo in casi particolarmente gravi, assumere antibiotici.