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A qualche genitore sarà capitato di portare il proprio bambino al circo convinto di farlo divertire, per poi vederlo scoppiare a piangere davanti al clown. Non c’è nulla di strano nel comportamento del piccino, ed anzi la scienza dimostra oggi come la paura dei clown nei bambini abbia delle radici molto profonde.
Paura dei clown nei bambini
I bambini piccoli sono geneticamente programmati, se possiamo usare questa parola, per rispondere a degli stimoli precisi. È per questo che ad un certo punto della loro vita possono distinguere un volto umano da uno non umano. I bambini rispondono a delle caratteristiche che devono essere presenti nel volto e nel corpo degli adulti per potersi fidare di loro. Tra queste caratteristiche ci sono:
– la familiarità: un bambino piccolo piange se al posto della mamma vede un altro adulto, perché quel volto nuovo non gli è familiare. Un clown prima di tutto quindi è una persona che non conosce. È giusto che sia così: del resto non si dice sempre ai bambini di non fidarsi degli sconosciuti?
– la naturalezza: il bambino diffida dei travestimenti, per il motivo che un trucco esagerato nasconde l’identità dell’adulto. Basta fare un piccolo esperimento per capirlo. Se la mamma si mette una maschera in volto, il bambino piangerà anche se si trova davanti alla madre, perché non la riconosce. Il trucco del clown, con la parrucca, lo deforma particolarmente, e quindi è normale che il bambino ne abbia paura;
– la comunicazione non verbale: i bambini hanno un’arma potentissima, la comprensione del linguaggio non verbale. Questo vuol dire che il bambino piccolo, che non ha ancora strutturato la sua razionalità, si fida del proprio istinto. Non gli piacciono i sorrisi forzati e le smorfie, che sono invece tipici dei pagliacci;
– i movimenti adeguati: per capire questa paura dobbiamo partire dal presupposto che i bambini imparano a vivere in base a cosa gli viene insegnato. I bambini imitano. Lo si vede facilmente quando, ad esempio, una femminuccia si mette le scarpe della mamma e prova a camminare come lei, o quando un maschietto prova a lanciare il pallone come fa il suo papà. Per poter imitare gli adulti, un bambino deve sviluppare una sequenza motoria di azioni coordinate, proprio quella che manca al clown, che invece si muove in modo scomposto e goffo. Il bambino non riconosce quei movimenti e ne ha paura.
Come aiutare il bambino a superare la paura dei clown
Se però la paura dei clown ha una spiegazione scientifica, ciò non vuol dire che il bambino non potrà mai godersi uno spettacolo comico. Inoltre, una fobia non è mai una cosa positiva per il bambino che sta strutturando la propria personalità. Se il bambino è sufficientemente grande, si può anche parlare con lui in modo sincero per spiegargli che il clown è solo una persona mascherata. Magari ci si può anche truccare come un clown assieme al proprio figlio per divertirsi insieme. Il segreto è mostrare cosa c’è dietro, perché è il non sapere che fa più paura ad un bambino.
Sconfiggere la paura: quali approcci usare
La prima cosa da tenere a mente è che la paura non va mai forzata, anche se deve essere superata. Quindi non bisogna mai portare il bambino alla presenza di un clown credendo che questo lo aiuti, perché al contrario si potrebbe accentuare ancora di più quella paura.In secondo luogo, non bisogna mai e poi mai deridere un bambino per i suoi timori. Schernire un bambino che ha una paura contribuisce a radicare ancora di più quella paura, e soprattutto instaura nel piccolo anche il senso di colpa e il giudizio per aver fatto qualcosa di sbagliato. Quello che va fatto è aiutarlo a capire che non c’è alcun pericolo.