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La gengivite cronica, meglio nota come parodontite, si manifesta nei bambini in due tipologie: aggressiva e generalizzata. In entrambi i casi si tratta di patologie molto comuni. Il primo sintomo è il gonfiore del tessuto gengivale, il quale diventa rossastro e talvolta presenta sanguinamento. La parodontite è tuttavia prevenibile e curabile, per cui ogni genitore deve effettuare dei semplici controlli di routine giornaliera come una regolare spazzolatura dei denti e l’uso del filo interdentale. Inoltre, è bene sottoporli ad una visita professionale almeno una volta l’anno. Se si presenta la parodontite nei bambini, però, come bisogna curarla?
Paradontite nei bambini: sintomi e rischi
La parodontite aggressiva può colpire i bambini e principalmente i loro primi molari e incisivi. L’infezione è infatti caratterizzata dalla grave perdita di osso alveolare, se poi l’intera bocca non viene curata c’è il rischio di perdita totale dei denti. In aggiunta, i problemi possono intensificarsi in età adolescenziale: i cambiamenti ormonali legati alla pubertà possono esporre a un maggiore rischio di contrarre la malattia parodontale.
Adolescenti e parodontite
Durante la pubertà infatti l’alto livello di ormoni, come il progesterone e gli estrogeni, causa un incremento della circolazione sanguigna alle gengive. Ciò può comportare anche un aumento della sensibilità ed una maggiore reazione a qualsiasi irritazione, comprese le particelle di cibo e placca. In fase adolescenziale, le gengive possono gonfiarsi, arrossarsi e apparire tenere. Tuttavia, va sottolineato che man mano che l’età avanza, la tendenza delle gengive a gonfiarsi in risposta alle sostanze irritanti diminuirà. Per fare in modo che ciò avvenga, è però fondamentale seguire un buon regime di igiene dentale da praticare in casa associata a periodiche visite dentistiche.
Parodontite nei bambini: come curarla
Se non trattata, questa infiammazione può causare il deterioramento delle gengive e della struttura ossea di supporto, e in alcuni casi anche la perdita dei denti. Inoltre, la ricerca ha dimostrato che i problemi gengivali possono essere associati anche ad altre patologie come ad esempio il diabete e le malattie cardiache. La diagnosi precoce è dunque importante nell’età adolescenziale per il successo del trattamento della parodontite nel bambino. Inoltre è da tener presente che se il bambino ha una forma avanzata di parodontite, questo potrebbe essere un segno precoce di malattia sistemica.
L’importanza dell’igiene dentale
Una valutazione medica generale dovrebbe quindi essere presa in considerazione, specialmente se appare resistente alla terapia. Il più importante passo preventivo contro la malattia parodontale è stabilire buone abitudini di salute orale con il bambino. Esistono in tal senso specifiche misure di base per aiutarlo a mantenere un’ottima igiene orale. Conviene sempre stabilirle in anticipo, ossia quando il piccolo ha appena compiuto i 12 mesi; infatti, il genitore può iniziare a usare il dentifricio per lavargli i denti e quando gli spazi tra loro si chiudono, è importante utilizzare il filo interdentale. In secondo luogo, oltre a delle viste periodiche presso uno specialista, è opportuno controllare la bocca del bambino per verificare l’eventuale progressione della malattia che presenta i tipici sintomi: gengive sanguinanti, gonfie e di un colore rosso vivo, e spesso anche alitosi.