Parlare di contraccezione a scuola è diventato un tema importante anche a livello europeo, dove è stato chiesto che la materia diventi obbligatoria nelle scuole di tutti i paesi UE.
Ad oggi, i dati mostrano che solo il 16% delle ragazze italiane ha avuto informazioni in merito a questo tema a scuola.
Ancor più significativo è il dato sulle interruzioni volontarie di gravidanza avvenute nel 2012: sono state ben 105.000.
La necessità, dunque, di informare e non lasciare che i ragazzi lo facciano da soli attraverso il web (che talvolta può offrire informazioni fuorvianti), è alta.
La scuola media, dove migliaia di ragazzi e ragazze si incontrano e affrontano questo tema per conto loro, deve invece garantire la condivisione delle informazioni in materia di contraccezione. Ad oggi se ne parla ancora troppo poco in quanto l’insegnamento della materia non è obbligatorio e ogni istituto “fa da sé”.
Le novità sulla contraccezione, il suo utilizzo, le motivazioni e gli effetti sono all’ordine del giorno e, stando alla diminuzione dell’età in cui oggi i ragazzi hanno i primi rapporti sessuali, urge essere chiari e offrire ai ragazzi e adolescenti delle scuole medie-superiori tutto ciò che c’è da sapere in materia di sesso e contraccezione.
Questo non dovrebbe favorire esclusivamente il mero utilizzo di sistemi e metodi contraccettivi, ma dare più consapevolezza nei ragazzi sull’atto sessuale, su ciò che esso dovrebbe rappresentare e quindi sull’utilizzo più cosciente dei sistemi contraccettivi.