Il ruolo dei genitori non dovrebbe essere considerato in maniera asimmetrica, ma sarebbe opportuno che entrambi avessero lo stesso potere sull’educazione dei propri figli e che passassero con loro il tempo in egual maniera. La società è mutata, adesso il ruolo che storicamente apparteneva alle madri è almeno condiviso, se non addirittura soppiantato dai papà. Adesso le donne sono figlie di una generazione che le ha fatte studiare e le vede realizzate lavorativamente, quindi sempre meno inclini a relegarsi all’ombra di noi compagni e al ruolo di casalinghe o madri a tempo pieno. E così nascono le mamme in carriera e i papà a tempo pieno.
Quali sono i pregiudizi ancora presenti nella nostra società?
Un tempo nella maggior parte delle famiglie, il padre era colui che lavorava e manteneva moglie e figli, mentre la madre trascorreva le giornate a badare alla casa e ai propri bambini. Oggi questa concezione in alcune casi si è ribaltata, perché spesso accade il contrario e questo ha dimostrato che non esiste alcun divieto nel fare il papà a tempo pieno, anzi per certi versi si è rivelata proprio una piacevole scoperta. Essere genitori vuol dire condividere un obiettivo comune per il bene dei propri figli e non esiste alcun tipo di competizione.
In gran parte delle famiglie moderne entrambi i genitori svolgono una professione, di conseguenza i ruoli sono cambiati. Questo ha portato molti papà ad abituarsi all’idea di essere coinvolti in nuovi impegni, lasciando ampio spazio alla loro fantasia per intrattenere soprattutto i più piccoli. Il padre ai tempi moderni non torna più dal lavoro e si siede in poltrona a guardare la televisione in attesa che la moglie si occupi di tutto il resto, ma ha imparato a capire quali sono i gusti e le preferenze di suo figlio o di sua figlia, per condividere attimi di gioia insieme.
Un marito che aiuta la propria moglie che lavora nella gestione dei figli è un modello esemplare che chiunque dovrebbe imparare a seguire, per il rispetto della propria famiglia e per il mantenimento di un clima di amore reciproco. Purtroppo bisogna ancora lavorare su questi concetti, perché ci sono ancora parecchi luoghi comuni da abbattere in merito all’idea che una donna sposata e con figli possa comunque decidere di perseguire i suoi obiettivi e di intraprendere una carriera.
Cosa fa un papà a tempo pieno?
Spesso accade che sono i papà a trascorrere più tempo con i propri figli, soprattutto nel weekend, quando si armano di buona volontà per cercare di non farli annoiare. Un papà a tempo pieno è un genitore che dedica totalmente il suo tempo extra lavoro alla cura dei suoi figli, dando presenza, pazienza e tempo, azioni che di solito sono riconosciute alle sole madri.
Il papà a tempo pieno cucina in autonomia, fa le lavatrici, gioca con i bambini e li aiuta nei compiti. Spesso riesce a fungere anche da confidente e da ammortizzatore nei confronti delle ramanzine delle madri, storicamente più pignole e severe nell’educazione, nonostante l’apparente assenza in questi casi. Ma se c’è una cosa che i papà a tempo pieno vogliono sottolineare, è che anche se assumono il ruolo centrale dentro le famiglie, occupandosi della casa e dei figli a tempo pieno non sono stereotipabili nel ruolo di “mammo”. Sono semplicemente dei padri.