pannolini lavabili
I pannolini lavabili rappresentano un'alternativa ai più diffusi usa e getta: cosa sono e perché sceglierli per il proprio bambino.
I pannolini lavabili, normalmente in stoffa, rappresentano un’alternativa a quelli attualmente più diffusi, ovvero gli usa e getta. Con l’avvento di questi ultimi, il pannolino lavabile sembrava essere quasi completamente scomparso dalla circolazione. Tuttavia negli ultimi anni, così come molti prodotti vintage, ha conosciuto un revival. Molti genitori della nuova generazione, infatti, stanno diventando consumatori più consapevoli, e la versione lavabile risulta certamente meno impattante dal punto di vista ecologico.
Al giorno d’oggi, i pannolini lavabili in commercio presentano in gran parte un’unica taglia, adatta a neonati di diverse età. Grazie ai bottoncini a pressione, è possibile regolarli in base alle misure del bambino. Per questo, non sarà necessario comprarne di nuovi a ogni piccolo segno di crescita del neonato, ma sarà sufficiente sistemare quelli già acquistati. Come gli usa e getta, questi pannolini risultano ormai impermeabili. L’utilizzo può essere ottimizzato acquistando soltanto i pezzi necessari a garantire un buon ricambio. Il pannolino in questione, infatti, può essere lavato in lavatrice a 60 gradi e persino inserito nell’asciugatrice.
Esistono diversi buoni motivi che dovrebbero spingere i genitori a considerare i pannolini lavabili. Oltre all’aspetto ecologico, che abbiamo già affrontato, essi hanno anche un impatto positivo sulla salute dei bambini. Realizzati generalmente in cotone, essi lasciano traspirare la delicata pelle dei neonati. Inoltre, risultano privi di quelle sostanze chimiche tipici degli altri pannolini, che causano spesso irritazioni e arrossamenti. Le sostanze super assorbenti normalmente presenti, infatti, possono provocare diversi problemi, tra cui la diffusa quanto fastidiosa dermatite da pannolino.
Il pannolino in cotone, inoltre, rassomiglia maggiormente alla mutandina che i bambini indosseranno una volta cresciuti. Anche se non esistono dati certi in merito, sembra che questo possa favorire il passaggio dal pannolino al vasino.