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L’utilizzo dei pannolini lavabili non è più difficile di quelli tradizionali usa e getta. L’articolo si pone l’obiettivo di fornire tutte le informazioni e qualche consiglio su come indossare tali pannolini, come si usano, l’igiene da tenersi, la frequenza di cambio, come comportarsi quando il bambino fa i capricci e non sta fermo e come evitarne la perdita.
Operazioni preliminari
Innanzitutto è opportuno specificare che una volta acquistati i pannolini lavabili, si dovrà procederne al lavaggio almeno 2 o 3 volte prima di farli indossare ai bambini. Questa accortezza si rende necessaria per far acquisire loro un po’ di assorbenza.
Per far sì che raggiungano il massimo grado di tale assorbenza e vadano quindi a regime, occorrono invece una decina di lavaggi. Il primo di questi lavaggi andrà effettuato con una dose molto piccola di detersivo, mentre per i successivi sarà sufficiente solamente l’acqua. Ovviamente per questi lavaggi preliminari non occorre si attenda l’asciugatura tra uno e l’altro.
La scelta del modello
In commercio esistono svariate tipologie di pannolini lavabili e generalmente la scelta deve essere fatta secondo il proprio stile di vita, ad esempio in base a quante lavatrici è abitudine fare. È possibile acquistare anche dei kit che comprendono 3 o 4 modelli differenti, così da poterli testare e successivamente scegliere.
I pannolini lavabili sono quindi raggruppabili in tre grandi famiglie:
• Pocket. Si tratta di una mutandina in poliuretano laminato, cioè un tessuto traspirante e impermeabile. All’interno di tale mutandina sono presenti delle tasche dove poter inserire gli inserti che potranno essere di cotone, microfibra, bamboo o altri materiali. Alcuni di questi modelli possono essere chiusi con i bottoncini, altri con il velcro. La famiglia dei Pocket a loro volta può essere suddivisa in due categorie, quelli a taglia esatta, rapportata al peso del bambino, e quelli a taglia unica con ulteriori bottoncini frontali per adeguarne la misura.
• Tutto in Uno. Anche in questo caso la mutandina è realizzata in PUL, e all’interno è presente un inserto cucito. Sarà possibile aggiungerne un secondo fermato con il velcro o dei bottoncini.
• Tutto in due. La mutandina esterna e l’inserto sono in questo caso separati. Alcuni modelli di questa famiglia sono davvero molto famosi, come ad esempio i Ciripà o i Prefold. Per quest’ultimi esistono più tipologie di piegatura dei panni inserto, e solitamente sono consigliati per i primi mesi di vita del bambino.
Come lavarli e asciugarli
Prima raccomandazione fondamentale, è quella di evitare assolutamente l’utilizzo degli ammorbidenti, che hanno la tendenza a cerare i tessuti, quindi a diminuirne il grado di assorbenza. Seconda raccomandazione evitare anche di usare igienizzanti e candeggianti che rovinano i tessuti e inquinano l’ambiente. Per il lavaggio vero e proprio, questo sarà possibile a 40 °C e solo saltuariamente, per eliminare fastidiosi residui di detersivo, a 60 °C.
Per quanto riguarda l’asciugatura invece, non occorre nessuna accortezza particolare: potranno essere tranquillamente stesi con il resto del bucato. La mutandina potrà essere asciugata quindi alla luce del sole, mentre per gli inserti si dovranno leggere le raccomandazioni del produttore. Alcuni di questi possono essere tranquillamente messi a contatto con il calorifero, altri possono essere messi in asciugatrice, seppur in questo caso venga a mancare il discorso sul risparmio energetico con conseguente basso impatto ambientale.
Quanti ne occorrono e dove comprarli
Per il dove comprare i pannolini lavabili, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Negozi online, farmacie, sanitarie, negozi specializzati in articoli per l’infanzia sono solamente alcune delle soluzioni. Per il numero consigliato di pannolini da tenere in casa, questo si aggira attorno alle 20 unità , quantità che rende possibili le lavatrici ogni 2/3 giorni.