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Per tornare come prima della gravidanza, per prima cosa occorrono pazienza, fiducia e qualche sacrificio. E’ molto importante che la neo mamma si prenda il tempo necessario e fisiologico per tornare come nove mesi prima: già nei primissimi giorni perderà la maggior parte dei chilogrammi accumulati. Poi, in un secondo momento, potrà iniziare, anche attraverso l’esercizio fisico, a ritrovare la forma perduta. Appena subito dopo la nascita del bambino, si può utilizzare una pancera post parto. Non è obbligatoria – è ancora controverso il dibattito circa la sua effettiva utilità – ma può essere un utile supporto, sia per sostenere la schiena, sia per “far rientrare” la pancia.
In commercio – anche online – ne esistono parecchi modelli, di marche e case diverse. Anche i prezzi possono variare, in ogni caso non si tratta di un prodotto proprio a buon mercato. Se si decide di indossare la pancera, occorre però non abusare del suo utilizzo, perché ci sono alcuni effetti collaterali. Dopo dieci giorni dal parto, va accantonata. Quanto al ritorno della pancia piatta, per tornare come prima, occorre tenere in mente due cose: ci vuole un po’ di tempo e l’attività fisica resta comunque il principale alleato.
Le migliori pancere post parto
Se si è deciso di indossare una pancera post parto, allora è bene procurarsi la migliore esistente sul mercato. In realtà, una migliore in assoluto non esiste – dipende dal tipo di parto, dalla comodità (che è soggettiva) – ma si può scegliere tra alcune soluzioni. Ostriche e ginecologi suggeriscono di scegliere quei modelli capaci di sostenere senza costringere. Meglio in tessuto elastico (sono così la maggior parte dei modelli) e con fasce laterali regolabili: in questo modo, man mano che si rientra nella taglia originaria, sarà possibile regolare la pancera. Le fasce hanno un compito importantissimo: aiutano a ripristinare i rapporti muscolo-tendineo-legamentosi della pancia e scaricare il pavimento pelvico dall’eccesivo peso dei visceri addominali. Molte neo mamme, indossandola, trovano immediato beneficio. Ma non è per tutte così: alcune si sentono costrette e dunque rinunciano a indossarla. Alcuni esperti dicono che la pancera sia particolarmente utile per quelle mamme che hanno subito un taglio cesareo, poiché rende più agevoli i movimenti, resi difficoltosi dalla presenza del taglio chirurgico e dalle relative suture. E’ anche vero che, proprio su quelle suture chirurgiche, la pancera si appoggia e insiste, dunque può risultare particolarmente fastidiosa. E’ bene valutare caso per caso: è importante che la neo mamma si senta sempre a suo agio.
Quanto tempo si indossa la pancera
Il consiglio è di indossarla per una decina di giorni dopo il parto e solo quando si sta in piedi, quando si cammina: non bisogna mai indossarla quando si sta a letto, dunque va sempre tolta prima di andare a dormire o prima di riposare. Dopo i primi dieci giorni va abbandonata: un eccessivo utilizzo potrebbe impedire ai muscoli addominali di ri-iniziare a lavorare in maniera corretta. Mentre, proprio in quei primi dieci giorni, può essere utile a compensare le alterazioni posturali a carico della colonna e tipiche del post gestazione. Dunque, più che a far rientrare la pancia, la pancera è più utile a prevenire il mal di schiena e ad aiutare la neo mamma ad assumere nuovamente una postura corretta. In ogni caso, ripetiamolo: l’utilizzo della pancera non va abusato e non va protratto nel tempo; dopo dieci giorni, occorre toglierla. E’ il momento di riprendere la propria vita, a meno che non si sia avuto un parto particolarmente difficile oppure un taglio cesareo. In tal caso, la calma è indispensabile. In tutti i casi, comunque, è sempre bene far valutare i tempi di ripresa al ginecologo di fiducia: sarà lui a raccomandare che cosa fare.
Consigli per avere la pancia come prima
Se quello della pancera è un tema controverso – vi sono nel suo utilizzo pro e contro e non tutti sono d’accordo sull’effettiva efficacia per tornare in forma – c’è un altro tema che mette tutti d’accordo: per tornare in forma, è bene riprendere quanto prima l’attività fisica. Ciò non significa che si dovrà correre la maratona in poco tempo, ma è buona norma riprendere – soprattutto se il parto è stato naturale e il post parto tranquillo ed esente da qualsiasi problematica – a praticare un po’ di sport. Benissimo le camminate nei parchi con carrozzina al seguito, perfette anche le corse leggere (soprattutto per quelle neo mamme che hanno sempre corso), ottimo anche il nuoto. E per la pancia, via libera a qualche sessione quotidiana di addominali.
In poco tempo si tornerà (quasi) come prima. Tutto quanto appena descritto, non vale per le neo mamme che hanno appena subito un taglio cesareo: trattandosi di fatto di un intervento chirurgico a tutti gli effetti in questo caso, i tempi di ripresa sono più lunghi. Dunque no agli sforzi, no al trasporto di pesi (il massimo peso che si può sollevare è quello del proprio bambino), no anche alle corse e al nuoto, almeno per i primi 40 giorni. Si può invece camminare e fare quelle leggere attività indispensabili nel nuovo menage familiare.
Prezzi medi
Difficile generalizzare sul prezzo della pancera. Molto dipenderà dalla marca, dal modello, dal negozio in cui si decide di acquistarla. Già con 30-40 Euro si dovrebbe riuscire ad acquistarne una. Ma sono parecchi i modelli che sfiorano (e talvolta superano) anche i 100 Euro. Da qualche tempo è possibile acquistare le pancere anche su alcune note piattaforme di e-commerce. In questo caso, è possibile risparmiare un po’, ma naturalmente non sarà facilissimo toccare con mano quello che si sta scegliendo.
Le taglie
Scegliere la taglia della pancera non è complicato e lo si può fare anche quando si è ancora in gravidanza, in modo da poterla portare con sé già in ospedale. Bisogna infatti acquistare una pancera della taglia di sempre, ossia quella precedente alla gravidanza. In ogni caso, nei negozi specializzati, il personale di vendita saprà consigliare le future mamme. Il consiglio è di conservare lo scontrino e di non staccare le etichette: in caso di taglia completamente sbagliata, s potrà cercare di fare una sostituzione.
I modelli
Per scegliere la pancera post parto, è buona norma sentire il parere del proprio ginecologo: saprà indicare i modelli migliori, e terrà in considerazione anche le eventuali patologie delle mamme. Infatti, non tutte le donne dovrebbero indossare la pancera post parto: per esempio è molto sconsigliata a coloro che sono predisposte all’incontinenza urinaria. Come di diceva, la pancera post parto risulta in generale utile per dare sollievo ai muscoli della schiena: in tal caso è bene sceglierne un modello capace di sostenere, senza costringere. Per alcune donne, infatti, la costrizione tipica di questi indumenti, può risultare particolarmente fastidiosa: in tal caso, per sostenere un minimo la schiena, si potranno utilizzare anche modelli molto leggeri, che non stringano, costringano, soffochino.
Quando alla ridefinizione delle forme, nessun modello fa il miracolo: per quello occorre tempo e pazienza. In ogni caso, per scegliere la pancera esistono alcuni criteri che è bene tenere in debita considerazione. Il primo riguarda il tessuto, che dovrebbe essere anallergico, così da prevenire eventuali eruzioni cutanee, e microporoso, per permettere alla pelle di respirare. Tale indicazione è perentoria in caso di taglio cesareo: occorre tenere presente la presenza della ferita. Un altro aspetto che è bene considerare riguarda la presenza o meno di alette laterali: le pancere dotate di alette, infatti, consentono di essere regolate man mano che si dimagrisce.
Le migliori guaine
Un ulteriore aspetto è l’elasticità: più è elastica (ma non esageratamente costrittiva) più sostiene. Per concludere, citiamo a titolo di esempio alcune marche e alcuni modelli: l’elenco non è però esaustivo, perché come si diceva in premessa i modelli sono numerosi è sarebbe di fatto impossibile descriverli tutti. Un esempio di guaina post parto dotata di alette è quella di Gios, così come quella di Chicco. Una soluzione pratica, leggera ed economica è invece quella offerta dagli slip RelaxMaternity 5200 di GT Calze: il cotone traspirante, la rende particolarmente idonea per quelle mamme che partoriscono nei mesi più caldi. Altrettanto leggera ed economica (meno di 20 euro) è la pancera in microfibra di Pompea. Come esempio di fascia post operatoria (dunque post cesareo) si riporta l’esempio della guaina di Chicco o della guaina di Anita, linea Maternity-Care. In questi casi, si tratta di un concetto diverso rispetto a quello della pancera/slip: tali guaine sono infatti contraddistinte da elasticità longitudinale e stabilità trasversale, da un’elevata percentuale di cotone (per via delle ferite), e dalla chiusura a strappo.