I nomi femminili sono tantissimi e sono tutti belli. Ecco quelli più originali e particolari. Ed ecco come scegliere quello giusto
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Scegliere il nome per la bimba è un compito molto importante, perché il nome, non si cambia più. Ecco allora una carrellata di quelli che sono i nomi femminili italiani più particolari e originali, ed ecco anche alcuni metodi per individuare il nome corretto. Il consiglio è di non strafare troppo con l’originalità, vostra figlia potrebbe non gradire…
Un nome particolare, difficilmente di dimentica. E pertanto, per questo motivo, alcuni genitori preferiscono attingere tra i nomi femminili italiani meno diffusi: in questo modo, la loro bambina, sarà sempre riconosciuta, ricordata, non sarà mai banale e mai farà parte della massa. E’ altresì vero, però, che alcuni genitori a volte esagerano e assegnano alla propria figlia un nome difficile da portare, perché troppo particolare. Il consiglio, sei si vuole orientare su nomi poco sentiti, è quello di ricorrere all’originalità, ma con moderazione. Via libera, dunque, a nomi quali Asia, Brigitta, Cassandra, Dafne, Diamante, Elettra, Felicità, Libera, Mia, Nina, Ofelia, Regina, Selvaggia, Stella, Zaira, Zoe. Sono invece da evitare Quarta, Quinta, Delfina e tutti quei nomi che, hanno un significato corrente, e che per questo motivo possono diventare fonte di scherzi e di prese in giro. La cosa non sarebbe certamente gradita alla futura nascitura.
Alberica, Agape, Armida, Babila, Batilda, Bibiana, Iride, Zita, Urania. Sono nomi senz’altro originali, ma che possono allo stesso tempo essere parecchio impegnativi. Il consiglio, se ci si orienta tra questi nomi, è quello di andare cauti: prima di decidere in maniera definitiva, meglio fare un po’ di prove con il cognome, con i diminutivi. E, sebbene la scelta del nome deve essere esclusiva dei genitori, si può comunque provare a testare amici e parenti. Dalla reazione dei loro volti, capirete già molto. In ogni caso, per tutti i nomi, è sempre bene verificarne anche il significato: molti nomi hanno per esempio significati religiosi, il che non si sposa bene con una famiglia che si dichiara atea. Ma questo è chiaramente solo un esempio e non un giudizio.
La lista dei nomi femminili italiani è fittissima: per ogni lettera dell’alfabeto, ci sono almeno una decina di proposte. Alcune, come abbiamo appena visto, sono molto particolari e richiedono dunque una forte convinzione da parte dei genitori che stanno per compiere la scelta. Non bisognerebbe mai strafare per sembrare originali, il rischio è che al futuro nascituro il nome non piacerà. Detto questo, ecco una selezione della lista dei nomi femminili: ripetiamo, non è (assolutamente) completa. Ada, Adalberta, Andrea, Anna, Agostina, Alba, Barbara, Beatrice, Benedetta, Bianca, Carla, Cristina, Emanuela, Elena, Francesca, Isabella, Giulia, Noemi, Sara, Mara, Marianna, Nadia, Martina, Marina, Lucrezia, Lucilla, Lucia, Ivana Paola, Rachele, Rebecca, Roberta, Rosa, Rossella, Sofia, Susanna, Stefania, Simona, Selvaggia, Valeria, Valentina, Tiziana.
Se è vero che “Nomen omen”, allora il nome del futuro nascituro deve essere scelto davvero con cura. Per esempio si può fare riferimento al significato: si parte da un significato particolarmente piacevole, e da lì si sceglie il nome a esso associato. Ma non è un metodo sempre efficace, perché si rischia di scegliere un nome che poi, agli effetti, poco piacerà al bambino, e poco piace ai genitori. Un metodo sempre verde, è quello di fare delle prove con il cognome che verrà dato al bambino: se suona bene, se non stona, se non fa rime strane, abbinamenti ridicoli e se non è cacofonico, il nome è quello giusto. Vi è poi ancora radicata l’usanza di assegnare al proprio bambino il nome di un nonno/a: anche questa può essere una strada, ma il consiglio è di scegliere il nome dei nonni se davvero piace, e non solo per gratificarli. C’è poi chi decide di assegnare il nome al proprio bimbo, in base alla diffusione: se è un nome troppo gettonato, il rischio è di trovare parecchi omonimi in giro. Alcuni futuri genitori, dunque, scartano a prescindere i nomi più di moda. Un altro “test” per capire se il nome che si sta valutando è quello davvero giusto, riguarda il diminutivo: se il diminutivo piace, se si accosta bene il nome con il cognome, se il nome è diffuso, ma non troppo e se – soprattutto – il nome incontra i gusti di mamma e papà…beh, non c’è più nulla da aggiungere, il nome è quello giusto!