Nomi femminili italiani: guida alla scelta del nome giusto

La caccia al nome è un'attività bella, ma anche difficile: i nomi femminili italiani sono tanti. Vediamo i manuali che possono guidarci.

La scelta del nome è una delle prime e delle più importanti che ogni genitore deve compiere. I nomi femminili italiani offrono un’immensa varietà di opzioni tra cui scegliere. Tra questi troviamo principalmente nomi di origine latina e greca, ma non mancano appellativi di radice normanna, germanica o ebraica.

Questa scelta è più difficile di quanto si possa pensare: il nome è qualcosa che accompagnerà il bimbo per sempre ed è impossibile sapere se sarà sempre di suo gradimento. Ci sono tante famiglie che scelgono nomi in base al proprio gusto personale, mentre altri preferiscono ricorrere alla tradizione e usano i nomi dei propri avi. Altri genitori ancora decidono il nome da attribuire al proprio figlio in base al significato che esso ha.

Vediamo quali sono i principali manuali che ci possano guidare nella scelta del nome da dare alla propria figlia, quando è opportuno usare il nome della nonna, come scegliere il nome adatto e la classifica dei nomi femminili italiani più diffusi del 2017.

Libri sulla scelta dei nomi femminili italiani

Tanti genitori scelgono il nome da attribuire alla propria figlia in base al significato che esso può avere. Di recente sono stati pubblicati diversi manuali che guidano i genitori nella scelta del nome per il proprio bambino. Vediamo quali sono i più venduti e amati dalle future mamme e dai futuri papà.

“Il libro completo dei nomi. Origine, significato, curiosità” di Gioacchino Gili è la guida ideale per tutti i genitori che vogliono attribuire ai propri figli un nome pregno di significato. Il libro spiega in modo approfondito il significato dei nomi, anche di quelli più antichi e meno diffusi al giorno d’oggi. Il manuale può aiutare i genitori più indecisi nella scelta.

“Il libro dei nomi italiani e stranieri” può essere d’aiuto anche ai genitori di nazionalità diversa da quella italiana, che sono sempre più diffusi nel nostro Paese. Come i rapporti Istat degli ultimi anni hanno dimostrato, la percentuale di neonati nati da genitori stranieri è sempre più alta. Anche i genitori italiani, tuttavia, a volte decidono di optare per un nome straniero. Questo manuale offre diverse opzioni, spiegando anche il significato degli appellativi e accompagnando i futuri genitori in questa importante scelta.

“Il libro dei nomi” mette al centro l’importanza del significato dei nomi. Già nell’antichità i romani ritenevano che nel nome fosse scritto il proprio destino, che il nome proprio di persona avesse una potente forza evocativa. Questa convinzione è rimasta ancora nella società odierna e molti genitori usano questo criterio per scegliere il nome del proprio bambino. Questo manuale è la guida ideale per la scelta del nome. Esso comprende anche una sezione di nomi stranieri.

Quando usare il nome della nonna

Molti genitori decidono tuttavia di non scegliere il nome in base al suo significato, ma decidono di usare il nome della nonna in caso di una bambina. Questo avviene soprattutto nel caso la nonna sia deceduta da poco, oppure abbia avuto una grande importanza per i genitori. Questa usanza è particolarmente diffusa nelle regioni meridionali, tuttavia anche nell’Italia settentrionale è possibile trovare tali esempi.

Questa scelta è molto bella e pregna di significato, ma è ci sono anche dei contro. Spesso le nonne hanno nomi molto antichi, che sono caduti in disuso, oppure molto legati alla tradizione religiosa: sono un esempio Concetta, Crocifissa o Assunta saranno difficilmente apprezzati dalle vostre bambine una volta cresciute!

Come scegliere il nome adatto

La caccia al nome, come abbiamo già detto, è una delle attività più entusiasmanti della gravidanza, ma è anche piuttosto difficile. I nomi femminili italiani sono tantissimi: le probabilità di azzeccare un nome che la bambina amerà una volta cresciuta sono più basse di quanto si pensi.

Ci sono inoltre alcune regole che vanno seguite per fare in modo che il nome venga sempre apprezzato. Il nome va scelto in base all’assonanza e alla lunghezza del cognome. Bisogna anche tenere conto dell’impatto sociale che questo potrebbe avere una volta che la bambina sarà cresciuta: un nome troppo particolare potrebbe portare la piccola ad essere presa in giro o esclusa. Esistono inoltre alcune leggi che si è obbligati a rispettare: per esempio, i nomi devono essere adeguati al sesso del bambino e non devono essere ridicoli.

Vediamo insieme un metodo efficace, da seguire passo a passo, per districarsi in questa difficile scelta:

  • fare una lista: questo passo ve lo consigliamo soprattutto se mamma e papà sono in contrasto nella scelta del nome. Dal confronto tra i due elenchi potrebbe uscire qualche nome su cui i due genitori sono d’accordo.
  • decidere che tipo di nome dare: i genitori devono scegliere se dare il nome di un avo, o quello di un artista che entrambi amano, oppure uno di quelli più diffusi in Italia.
  • leggere manuali: se proprio non sapete cosa scegliere, vi consigliamo di leggere un manuale dove siano indicati vari nomi con i loro significati.
  • fare confronto con il cognome: è importante che il nome non stoni con il cognome. Fate delle prove di assonanza per vedere quale nome suona meglio.
  • cercare etimologia e significato: dare un nome con un significato importante è spesso una scelta per la quale optano diversi genitori. Per essere sicuri sul significato, dato che spesso ci sono diverse ipotesi sulle origini dei nomi propri, usate diverse fonti.

I nomi più usati nel 2016

Recentemente l’Istat ha pubblicato la classifica dei nomi femminili italiani più diffusi del 2016. Vediamo insieme qual è la top ten e quali sono i significati di questi nomi così diffusi e amati dai genitori italiani.

La top tre

Il primo posto della classifica dei nomi femminili italiani più diffusi in Italia è occupato dal nome Sofia. Questo appellativo è diffuso in tutte le regioni italiane, ma viene particolarmente usato nelle regioni del Nord, dove occupa diversi primi posti nelle classifiche locali, tranne nel caso della provincia di Bolzano, dove invece primeggia il nome Emma. Il nome ha un’origine greca: deriva dal termine sophia, che significa “sapienza, saggezza”. Questo nome è stato il nome di una dea greca della saggezza ed è stato adoperato da diverse regine di svariate epoche. Il nome è particolarmente diffuso anche negli altri Paesi occidentali.

Al secondo posto della classifica troviamo il nome Aurora. Questo nome primeggia soprattutto nelle regioni del Sud, anche se è solitamente presente in tutte le top ten regionali. Esso deriva dall’omonima parola latina, legata a sua volta al termine sabino Ausel, che era il nome di una divinità solare romana corrispondente alla dea greca Eos. Questo ha il significato di “luminosa, splendente”, come appunto la luce del sole nel momento dell’alba. Questo nome è inoltre particolarmente noto per essere stato il nome della protagonista del cartone Disney “La Bella addormentata nel bosco”.

Giulia, che è momentaneamente al terzo posto della top ten dei nomi femminili italiani, è sempre stato un nome particolarmente diffuso in Italia, e ancora oggi resta molto scelto. Tuttavia, esso non è il primo più usato in quasi nessuna regione italiana. Il nome, com’è evidente, è la forma femminile del nome Giulio e ha un’origine latina. Esso deriva dal termine Iulius, nome gentilizio di un’antica e prestigiosa famiglia romana, la Gens Iulia, di cui facevano parte anche Cesare e Augusto. Si pensa che il termine derivi dall’antico termine greco julè, che significa “del bosco”.

Le altre posizioni

Emma occupa il quarto posto di questa classifica. Il nome ha un’origine germanica: forse proprio per questa ragione è particolarmente amato dai cittadini della provincia di Bolzano. Emma potrebbe derivare dall’antico termine tedesco Amme: in questo caso avrebbe il significato di “gentile, fraterna, nutrice”. Si ipotizza inoltre che sia il diminutivo dei nomi germanici Ermenegilda, Ermelinda e Ermengarda. In questo caso sarebbe legato alla radice ermen e avrebbe il significato di “universale”.

Al quinto posto della classifica dei nomi femminili italiani più diffusi troviamo Giorgia. Questo termine è di derivazione greca: il termine deriva dal greco gheorgòs, che significa agricoltore. Il nome significa dunque contadina.

Martina è al sesto posto di questa graduatoria. Il nome ha un’origine latina: esso proviene dal termine latino martinus, che significa “dedicato al dio Marte”. Dunque è associato al dio della primavera e della guerra. Non un diminutivo di Marta, come molti possono pensare.

Anche Alice è un nome molto amato dai genitori italiani, in quanto occupa il settimo posto della classifica. Si ipotizza che il nome sia di derivazione germanica. In particolare si pensa che sia un diminutivo del nome Adelaide, che significa “di bell’aspetto”. Tuttavia altri pensano che esso abbia un’origine greca e derivi dal termine alike, che significa “creatura del mare”.

All’ottavo posto della classifica troviamo il nome Greta. Questo nome è un diminutivo del nome Margherita particolarmente diffuso nei Paesi germanici. Margherita deriva dal greco e significa “perla”.

Ginevra, che occupa il nono posto in classifica, è un nome di derivazione celtica. Esso sarebbe da ricondurre al nome della dea Gwenhwyar e avrebbe il significato di “risplendente tra gli Elfi”. Il nome è molto noto anche per il fatto di essere quello della moglie di Re Artù. Inoltre è stato il nome di molte regine nella storia.

Chiara è sempre stato molto diffuso in Italia grazie alla devozione per Santa Chiara d’Assisi. Esso occupa l’ultimo posto della top ten dei nomi femminili italiani più diffusi. Il nome ha un’origine latina: esso deriva dall’aggettivo clarus, che significa “luminosa, splendente” e anche “famosa” in senso figurato.

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