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Nonostante in Italia il musicoterapeuta non sia ancora riconosciuto come figura professionale, in quest’ambito le ricerche stanno dando risultati sempre più eclatanti. La musicoterapia è una modalità di approccio terapeutico che utilizza la musica o i suoni come strumento di comunicazione non-verbale. Questa sua caratteristica rende la musicoterapia ideale per essere utilizzata con i bambini autistici, che spesso trovano più difficoltà proprio nella comunicazione verbale.
Quanto è efficace la musicoterapia nei bambini autistici?
Gli studi condotti sui bambini autistici, su cui è stata usata la musicoterapia, dimostrano che non è sufficiente questa pratica per ridurre la gravità dei sintomi legati all’autismo, tuttavia si rivela molto efficace ad aiutare altri aspetti minori che possono migliorare la vita del piccolo. Diminuire i livelli di stress, aver meno paura nelle relazioni sociali, trovare nuovi modi di esprimersi, sono tra i vari effetti benefici della musicoterapia. Una parte molto efficace di essa è l’improvvisazione che aiuta molto a rafforzare l’autostima del bambino. La musicoterapia non è una scienza certa, ogni bambino è diverso e quindi alcuni potrebbero reagire male a questo tipo di terapia mentre alcuni potrebbero riscontrare netti miglioramenti. Per questo è sempre consigliato considerare la musicoterapia come una terapia complementare, da svolgere unita ad altri percorsi.
Tipi di musicoterapia e benefici
La musicoterapia non ha uno standard, ci sono diverse tecniche che cercano di adattarsi alle condizioni del bambino,così da poter dare benefici a pazienti con ogni forma d’autismo. La terapia principalmente si divide in due categorie: ricettiva e passiva. La terapia ricettiva consiste nel semplice ascolto. Solitamente vengono fatti sentire al bambino diversi tipi di musica , di ogni epoca e genere, così da notare le sue reazioni ed emozioni. L’ascolto di musica dà gratificazione al bambino. Inoltre viene messa in atto una vera e propria stimolazione fisica, come ad esempio accelerazione o diminuzione del battito, tutti dati che possono essere misurati e che aiutano a capire che emozione sta provando il bambino. Il secondo tipo di terapia è quella attiva, dove grazie all’ascolto di musica si cerca di stimolare il bambino a compiere azioni. La musica è un ottimo mezzo di espressione, soprattutto per chi ha difficoltà con la comunicazione verbale. I bambini che ascoltano musica sono portati a reagire e a cercare di imitare la melodia del pezzo. Questa terapia sviluppa le capacità di interazione con altri individui e aumenta la sicurezza del bambino.
Iniziare a suonare uno strumento musicale
Anche se molti non lo considerano tale, suonare uno strumento musicale è in sé un atto di terapia che porta con se molti benefici. Quando il bambino suona sviluppa una coordinazione tra mente e cervello che lo portano ad essere più sicuro. Suonare sviluppa le capacità cognitive ed è per questo molto utile come terapia per la dislessia. Ma oltre gli aspetti fisici, una parte importante è la creazione di un hobby per il bambino, che diminuirà i livelli di stress e lo porterà anche a iniziare ad approcciarsi con gli altri. In Italia si trovano svariate associazioni che promuovono delle sessioni di musica d’insieme. Lo strumento musicale può diventare un mezzo per esprimere le proprie emozioni nel momento in cui si ha difficoltà a farlo verbalmente.