Il muco cervicale nel corso del ciclo subisce diversi cambiamenti, scopriamo insieme cosa si intende per muco cervicale e quali sono le sue funzioni.
Il muco cervicale nel corso del ciclo subisce diversi cambiamenti. Scopriamo insieme cosa si intende per muco cervicale e quali sono le sue funzioni. Il muco cervicale viene prodotto da alcune ghiandole del canale cervicale e si presenta sotto forma di sostanza filamentosa, più o meno densa, a seconda dei giorni del ciclo mestruale.
Questa sostanza è composta da acqua (che da sola compone il 90% del totale), glucosio, aminoacidi, proteine, elettroliti ed anticorpi che hanno la funzione di immobilizzare gli spermatozoi. Il muco vaginale svolge diverse funzioni ed è importantissimo saperlo riconoscere, perché è uno dei segnali in assoluto più evidenti del momento di fertilità della donna. Questo è un momento fondamentale per chi desidera avere una gravidanza, ma anche per chi invece non la desidera e deve prestare maggiore attenzione durante i rapporti sessuali.
Il muco cervicale è una sostanza filante e viscosa, con densità variabile a seconda dei giorni del ciclo mestruale ed è la più evidente “finestra sulla fertilità”, perché permette di individuare i giorni fertili e pianificare così i rapporti sessuali, soprattutto per chi cerca una gravidanza. Ecco le quattro fasi del muco cervicale.
Nel corso dei canonici 28 giorni del ciclo mestruale, infatti, il muco cervicale è denso e la sua composizione non permette l’ingresso degli spermatozoi. In questa fase, detta anche fase prima dell’ovulazione, si avverte una sensazione di secchezza in vagina e la probabilità di una gravidanza è molto bassa.
I giorni immediatamente prima dell’ovulazione o fase che va verso l’ovulazione compaiono alcune perdite di colore bianco o giallino, che al tatto sono abbastanza dense e che, se prese tra le dita della mano ed allungate, si rompono facilmente. In questa fase il muco cervicale diventa meno ostile all’ingresso degli spermatozoi. La percentuale di probabilità di una gravidanza è bassa, ma esiste la possibilità di rimanere incinta.
Nei giorni dell’ovulazione, il muco assume la consistenza simile a quella di un albume di un uovo, ed alla vista appare più sottile, trasparente ed abbondante. Se in questa fase si prende il muco tra le dita si noterà che i filamenti del muco cervicale potranno essere allontanati anche di parecchi centimetri. In questa fase la probabilità di una gravidanza è molto alta, poiché il muco crea un ambiente favorevole alla sopravvivenza degli spermatozoi, pari a 72 ore ed inoltre ne facilità il cammino.
Subito dopo l’ovulazione il muco diventa nuovamente appiccicoso ed i filamenti, se si effettua la prova delle dita, si rompono subito, con conseguente secchezza vaginale e bassa probabilità di gravidanza.
Il muco cervicale oltre ad essere un chiaro indicatore dei giorni fertili, ha importanti funzioni. Esso infatti, contenendo proprietà batteriostatiche, funge da barriera per eventuali infezioni alla zona vaginale. Inoltre, nei giorni del ciclo in cui il corpo della donna non è predisposto alla fecondazione, rende l’ambiente ed il passaggio ostile agli spermatozoi. Quando invece la donna si trova nel pieno dei giorni fertili, al contrario facilita e permette una maggiore sopravvivenza degli spermatozoi.
Nel corso della gravidanza, il muco vaginale diventa particolarmente intenso e si va ad accumulare nel canale cervicale, in modo da formare il famoso tappo mucoso, un’importante barriera protettiva da agenti esterni per il feto, tappo che poi viene perso prima del parto. Che succede se invece il muco cervicale è assente? Se si nota la totale assenza di muco cervicale, le cause potrebbero essere due, l’avvicinarsi della menopausa o trovarsi nel periodo immediatamente successivo all’interruzione della pillola anticoncezionale. Al contrario invece, un eccesso di muco cervicale potrebbe essere la conseguenza di stress, ciste ovarica, ovaio policistico o disfunzioni alla tiroide. In entrambi i casi meglio parlarne con il proprio medico ginecologo.
Il muco cervicale e soprattutto la sua qualità è strettamente correlato alla fertilità. Se la qualità del muco cervicale è scarsa, esso costituisce una vera e propria barriera per l’ingresso degli spermatozoi. Infatti tra gli esami che gli esperti consigliano alle coppie con problemi di fertilità, c’è proprio il test di Huhner, un test che consiste nel prelevare un campione di muco cervicale, dopo un rapporto, per studiarne appunto le caratteristiche. Ad esempio, un muco cervicale con ph troppo acido potrebbe compromettere la fertilità e rendere l’instaurarsi di una gravidanza più difficile.
In conclusione possiamo dire che l’osservazione del muco vaginale permette di individuare con un alto margine di certezza i propri giorni fertili. Tuttavia, qualora non si riuscisse o non si fosse in grado di esaminare il proprio muco cervicale tramite l’osservazione del muco tra le proprie dite o metodo Billings, si possono adottare altri metodi come la misurazione della temperatura basale o l’utilizzo dei test di ovulazione, reperibili facilmente sul mercato.