Morbillo, sintomi nei bambini

Se il vostro bambino presenta eruzioni cutanee seguite da febbre e tosse probabilmente ha preso il morbillo. Scopriamo insieme come riconoscerlo.

Il morbillo è un‘infezione causata da un virus. Solitamente si contrae a fine inverno e durante la primavera. Quando un portatore del virus tossisce o starnutisce il virus si diffonde nell’aria e si deposita sulle superfici vicine. Il bambino può prendere il virus inalandolo o toccando oggetti contaminati e poi portando le mani a contatto con la bocca, gli occhi o le orecchie.

Morbillo: i sintomi

I sintomi del morbillo iniziano con la febbre, che dura un paio di giorni, seguita da tosse, naso che cola e congiuntivite. I primi chiari segni del morbillo sono le eruzioni sul viso e sulla parte superiore del collo che poi si diffondono al resto del corpo. L’eruzione quindi copre braccia, mani, gambe e piedi. Dopo circa cinque giorni inizia a scomparire nello stesso ordine con cui è comparsa.

Il morbillo è una malattia molto contagiosa e viene trasmessa molto facilmente da una persona all’altra. In generale, le persone malate sono contagiose già da 4 giorni prima dello sviluppo dell’eruzione cutanea fino a 4 giorni dopo. I bambini con disturbi del sistema immunitario spesso rimangono contagiosi per lungo tempo. Il virus del morbillo vive nella mucosa del naso e della gola delle persone infette.

Fattori di rischio

Un bambino ha maggiori probabilità di sviluppare il morbillo se:

  • non ha effettuato il vaccino contro il morbillo;
  • viaggia in paesi in cui questa malattia è endemica, senza essere stato vaccinato prima;
  • soffre di una carenza di vitamina A.

Morbillo: le complicazioni

Le complicazioni , in alcuni casi, sono assai pericolose. Alcuni bambini con infezione da morbillo potrebbero anche sviluppare un’infezione all’orecchio, possono soffrire di diarrea o sviluppare una grave infezione dei polmoni. Fortunatamente è una eventualità assai rara, ma alcuni bambini possono soffrire di un’infiammazione del cervello chiamata encefalite. I casi più gravi di encefalite possono causare gravi danni al cervello o, in alcuni casi, addirittura la morte. Tuttavia, la morte, in un morbillo senza complicazioni, è molto rara, e la malattia evolve senza lasciare danni nel corpo.

Diagnosi e cura del bambino

Il morbillo viene diagnosticato mediante un esame fisico del bambino. Il medico può anche prescrivere un esame del sangue o un tampone nasale o faringeo. Se credi che tuo figlio abbia dei sintomi riconducibili al morbillo, è importante parlarne con il medico prima che si aggravi o che l’infezione si diffonda ad altri.

Non esiste un trattamento specifico per combatterlo. La malattia seguirà il suo corso per poi guarire in modo spontaneo. Tuttavia ci sono degli accorgimenti da adottare affinché la malattia prosegua senza creare troppo disagio al bambino.

  • Molto importante risulta il controllo periodico della febbre. In caso di febbre alta, è utile il paracetamolo o l’ibuprofene, che devono essere usati specialmente quando la febbre diventa troppo alta. Non è consigliato somministrare acido acetilsalicilico o aspirina al bambino;
  • Lascia riposare il tuo bambino a letto, isolandolo dai bambini che non hanno avuto il morbillo. Il bambino affetto da morbillo non può andare a scuola o all’asilo nido fino a 8 giorni dopo l’apparizione dell’eruzione cutanea. Il Ministero della sanità pubblica sarà informato della diagnosi di morbillo per il bambino e questo organismo vi seguirà nel percorso di guarigione.
  • Molto importante risulta la somministrazione di liquidi. Offri spesso dell’acqua e altri liquidi al bambino affinché il suo corpo si mantenga idratato.

In generale il morbillo non crea problemi, ma bisogna contattare il pediatra se:

  • la febbre non diminuisce dopo i 4 giorni dalla comparsa dell’eruzione;
  • la tosse peggiora;
  • il bambino sviluppa mal d’orecchi, mancanza d’aria o respira male.
Condividi