Le canzoni piene di poesia, rockeggianti e scanzonate della 58° edizione dello Zecchino d’Oro
Si è conclusa la 58° edizione dello Zecchino d’Oro con la proclamazione della canzone vincitrice, “Prendi un’emozione”, cantata da Greta Cacciolo, 8 anni, messinese. Il testo accattivante e il ritmo melodico hanno subito conquistato i bambini dell’Antoniano di Bologna che ne hanno decretato la vittoria.
Tra le migliori canzoni di questa edizione dello Zecchino d’Oro vanno ricordate anche “Cavoli a merenda”, cantata da Emma Lagorio, di 6 anni, di Savona. In modo scanzonato e divertente, la canzone trascina in un ritmo “rockeggiante” e si classifica seconda. E’ prima, però, in visualizzazioni sul web.
Da segnalare anche “Le parce que de pourquoi”, cantata da Ocèane Larcher, di 9 anni, di Trento. La canzone, cantata in parte in francese e in parte in italiano, molto particolare e profonda, esprime il bisogno dei bambini di tutte le età di trovare un perché alle stelle, alla bellezza e alla felicità.
Infine, per il contenuto di grande valore poetico, va anche citata la canzone “Le impronte del cuore”, cantata da Alice Martino e Giorgia Salerno, 10 anni, originarie di Siracusa. “Sono tantissime le cose che possiamo fare con le mani” – dice il testo – “possiamo colorare un disegno o colpire un pallone, preparare una torta o fare un pupazzo di neve, tutto prende forma e diventa il segno del nostro passaggio sulla Terra. Quando è l’Amore che ci muove, però, tutto ciò che porta la nostra impronta diventa un gesto che può cambiare il mondo che ci circonda, diffondendo un messaggio positivo e di speranza per il domani”.