Ecco cosa devi sapere se hai intenzione di iscrivere il tuo bambino ad una scuola primaria Montessoriana. Guida utile.
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Secondo il metodo Montessori nella scuola primaria, il gioco e l’intrattenimento hanno la priorità assoluta. In questo modo i bambini passano da un gioco all’altro e ricevono più stimoli e soprattutto, non si annoiano. I giochi presenti nell’aula non sono uguali per tutti, nel senso che di un gioco non c’è la stessa quantità del numero dei bambini della classe, così i bambini possono avere più giochi ed imparare ad aspettare il proprio turno per giocare con quel determinato gioco, senza inutili capricci o pianti.
Il metodo Montessori nella scuola primaria non prevede quindi la ripetitività delle lezioni o l’imposizione dell’insegnante, ma solo rispetto e libertà dei tempi dei bambini, delle loro necessità e dei loro particolari stati d’animo. Ecco perché sovente capita che il passaggio da una scuola materna di stampo classico ad una primaria che adotta il metodo Montessori, potrebbe inizialmente creare qualche titubanza nel bambino, abituato più a rispettare i tempi imposti dalla scuola, che i propri. Titubanza che, come si può ben intuire, è di breve durata, perché il bambino si trova effettivamente nel suo ambiente.
L’educazione del metodo Montessori nella scuola primaria, che permette al bambino il lavoro indipendente è libero, avviene tramite l’utilizzo di tre supporti: l’ambiente, l’insegnante e il materiale di sviluppo. Iniziamo con l’ambiente. Esso è pensato ed organizzato in modo che il bambino possa sperimentare, possa lavorare da solo o in gruppo e dove possa leggere, svolgere attività manuali, uscire per raccogliere gli elementi della natura, fare attività all’aria aperta e conoscere il territorio.
L’insegnate ha il ruolo importantissimo di sistemare ed organizzare l’ambiente, stimolare ed orientare i bambini, osservare e capire la natura psichica e culturale del bambino e facilitarlo nello svolgimento delle attività. Il materiale è quello proprio della scuola montessoriana, composto da particolari strumenti che il bambino potrà scegliere ed utilizzare, realizzati appositamente per svolgere un lavoro psicomotorio ed intellettivo del bambino. Non solo, questi materiali sono fatti in modo che il bambino sia in grado di correggersi da solo da eventuali errori. Questi materiali affrontano tutti i normali temi che i bambini affrontano in una scuola primaria come la matematica o l’italiano.
Il metodo Montessori trova applicazione in tutti gli ambiti o materie. Fino al compimento dei 6 anni il bambino è per sua natura concentrato su se stesso ed è solitamente solo attratto dall’ambiente che ha intorno. Dopo i 6 anni, il bambino inizia ad interessarsi anche ad altre cose, grazie allo sviluppo di una apertura intellettuale e relazionale ed il bambino vuole conoscere, vuole sapere, è curioso.
Quindi il bambino impara a leggere, perché è desideroso di farlo e per acquistare una certa autonomia dagli adulti, impara a scrivere per lasciare un segno o una traccia, per sé o per i genitori ed è attratto dalla musica, dalla storia, dalle geografia e dalla scienza. Ecco quindi che per ognuna di queste materie il bambino sviluppa una preferenza, mette in relazione i vari fenomeni ed inizia a classificare piante, animali o altre cose.
Infine dopo i 6 anni il bambino è meno concentrato su se stesso ma si proietta anche verso gli altri e dal gioco, passa ad interagire in maniera più costruttiva con gli altri bambini, arrivando poi a organizzare e regolare progetti comuni, all’interno dei quali ognuno ha un proprio ruolo. Il bambino diventa poi più sensibile agli stati d’animo di chi lo circonda.
Nella scuola primaria montessoriana le classi sono formate da bambini con età differente, così da arricchirsi, confrontarsi e stimolarsi a vicenda ed imparano da soli le regole del rispetto grandi e piccoli, dell’organizzazione e dell’aiuto reciproco. Durante la scuola i bambini organizzano la loro giornata, scegliendo in totale autonomia e libertà le attività da svolgere e, in alcuni momenti, svolgono dei lavori di gruppo sotto la guida dell’insegnante.
Ogni bambino impara a gestire il proprio tempo su tutti gli argomenti che il metodo Montessori prevede, così da sviluppare importanti capacità auto-organizzative. Non esistono i compiti a casa obbligatori, perché altrimenti andrebbe contro lo spirito di base del metodo Montessori e cioè il piacere e la libertà di imparare, sono i bambini stessi che se vogliono, anche a casa continuano ad imparare in autonomia.
Nella scuola montessoriana non esistono voti, ognuno impara nel corso del tempo ad auto-valutarsi e migliorare. Grazie a questi metodi, i bambini imparano meglio e molto di più, perché non sono obbligati a farlo e perché si sentono più coinvolti e motivati. Dopo una giornata a scuola, i bambini non escono annoiati e stanchi, ma sono più felici e soddisfatti, pronti magari per svolgere l’attività sportiva che preferiscono.
Educazione Cosmica, ecco come Maria Montessori definiva questo tipo di educazione. Una educazione che significa permettere ai bambini di fare esperienza in modo chiaro e approfondito, valorizzando la loro natura, la loro psiche, rispettando i loro tempi e lasciandoli liberi nella scelta delle attività da svolgere, senza imposizione, orari, maestre che vanno e vengono dall’aula ed inutili ed improduttive costrizioni dettata ogni giorno per anni.