Maschio o femmina: come scoprire il sesso del nascituro

Maschio o femmina: è la questione che tormenta tutti i futuri genitori quando scoprono che stanno per avere un bambino.

Maschio o femmina? Si tratta della domanda che tutti i futuri genitori si pongono quando scoprono di aspettare un bambino. Infatti, non c’è modo di scegliere il sesso del nascituro: potrebbe essere una bambina, un bambino o potrebbe trattarsi di due gemelli dello stesso sesso oppure di sesso opposto. Grazie alle moderne tecnologie, è ora possibile scoprire il sesso del nascituro molto prima della nascita, ma solo da un certo punto della gravidanza in poi. La maggior parte delle persone vuole saperlo prima, mentre altri preferiscono aspettare e riservarsi la sorpresa per il momento della nascita.

Quando scoprire il sesso

Scoprire il sesso del feto molto prima che nasca è ormai possibile, grazie anche a una semplice ecografia. Esistono molto miti che narrano che sia possibile fare predizioni sulla base di indizi o riti magici, ma la probabilità di indovinare in questo modo risulta del tutto casuale, poiché tali metodi non godono di alcuna attendibilità scientifica. Ma quando è possibile scoprire, con metodi scientifici e sicuramente attendibili, se il bambino che stiamo aspettando è maschio o femmina?

Il sesso del nascituro è inscritto nel suo DNA già al momento del concepimento. Infatti, esso è scritto nei cromosomi sessuali, una coppia che corrisponde a XX per le femmine e a XY per i maschi. La madre, che in quanto femmina possiede due cromosomi X, potrà contribuire solo con la X mentre il padre, il quale possiede una coppia di cromosomi tra loro diversi, potrà contribuire, tramite lo spermatozoo che feconda l’ovulo, con l’uno o con l’altro, determinando il sesso del bambino.

L’ecografia attraverso la quale è possibile conoscere, con sufficiente dose di certezza, il sesso del nascituro, è quella che viene effettuata tra la diciottesima e la ventiduesima settimana di gravidanza. Normalmente la scoperta avviene in concomitanza con l’ecografia del secondo trimestre, intorno quindi alla ventesima settimana. Il ginecologo che effettua questa ecografia domanda ai futuri genitori se vogliono conoscere o meno il sesso del bambino. Anche se la maggior parte risponderanno affermativamente a questa domanda, infatti, alcuni, come vedremo meglio nell’ultimo paragrafo, non desiderano saperlo sino alla nascita.

Attendibilità dell’ecografia

L’ecografia che viene effettuata in questo periodo, tra le diciottesima e la ventiduesima settimana di gestazione, presenta un alto livello di attendibilità. Infatti, in questo periodo è già possibile, grazie all’ecografo moderno, scoprire se il nascituro che si trova nella pancia della gestante è maschio o femmina. Naturalmente l’ecografia non offre la certezza assoluta e non è completamente esente da errori.

Tuttavia, già in questo periodo, la sua affidabilità si attesta intorno all’80-90%. Come mai? Nel corso del secondo trimestre di gravidanza, gli organi riproduttivi del feto finiscono per svilupparsi. In particolare, nel feto di sesso femminile l’utero si sistema all’interno del ventre in quella che sarà la sua pozione definitiva. Di conseguenza, grazie all’ecografia del secondo trimestre, sarà possibile rilevare nel monitor il pene o la grandi labbra, componenti ormai formate. Soprattutto il pene risulta ben visibile, a maggior ragione da parte di un professionista come il ginecologo, che difficilmente potrà sbagliare. Ovviamente, non è possibile rilevare il sesso del feto se, al momento dell’ecografia, questi tiene le gambe chiuse.

Quando essere sicuri

Le differenze nello sviluppo dei genitali, in realtà, cominciano ad essere visibili agli ultrasuoni molto prima della diciottesima settimana. In particolare, tra la dodicesima e la quattordicesima settimana di gravidanza, iniziano a evidenziarsi, tramite ecografia, i primi dettagli che permettono di intuire se il nascituro sarà maschio o femmina. Durante questa fase, tuttavia, il margine di errore risulta ancora molto elevato. Infatti, è possibile osservare non i genitali completamente formati, bensì il tubercolo genitale. Si tratta della struttura comune da cui avranno origine la clitoride oppure il pene. Essa si presenta inclinata solo se si prepara a originare i genitali maschili. Tuttavia, la sua osservazione non è semplice e risulta facile cadere in errore.

3 ragioni per non sapere il sesso

Come dicevamo, esistono alcuni genitori che preferiscono non conoscere il sesso del bambino prima della nascita. Vediamo per quali ragioni potrebbe essere meglio non sapere se il nascituro è maschio o femmina. Innanzitutto, non dovrete rispondere a chi vi chiede il sesso del vostro bambino. In questo caso, infatti sarete costretti ad ascoltare una serie di stereotipi sessisti su cosa significhi essere maschio o femmina. A meno che non abbiate una mentalità medievale, fidatevi quando vi diciamo che preferite risparmiarveli. In secondo luogo, in questo modo non riceverete in regalo solo tutine (per lo stesso motivo, le persone ne regalano dei colori associati al sesso) ma anche doni più utili. Infine, in questo modo potrete riservarvi una grande sorpresa per il momento della nascita, rendendo il travaglio ancora più eccitante.

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