I bambini che nascono prematuri hanno delle fragilità che lasciano intendere delle problematiche a cui il piccolo ha dovuto opporsi. Staccare dalle incubatrici una creatura che può anche pesare meno di un chilogrammo, ha degli aspetti traumatici per lui e per i suoi genitori. La marsupioterapia per i prematuri è un’ottima soluzione per aiutarlo a crescere nel migliore dei modi.
Prima della terapia: la preparazione
Bisogna indurre la mamma ha toccare il piccolo, ancora prima di aiutarla nei primi approcci della marsupioterapia, perchè i due comincino ad avere un contatto più diretto.
Il piccolo deve cominciare a sentire su di sé il calore di un altro corpo, lo stesso che lo aveva accolto.
La posizione migliore in cui cominciare sarà quella di una culla creata con le proprie mani: una sotto il piccolo corpo messo in posizione laterale posta sulla schiena e l’altra posta davanti. La mamma dovrebbe sedersi vicino all’incubatrice e non stare su di essa, in modo tale da poter stare rilassata e godere del bimbo senza condizionamenti fisici di posizioni scomode.
Tra le mani della mamma, il piccolo si sentirà a suo agio e sarà quindi pronto a lasciarsi andare sentendosi accolto. In questa nuova situazione di empatia che si viene a creare tra la mamma e il bambino, si ritrova l’ambiente che il bimbo aveva nella pancia. Nel momento in cui il neonato ritrova questo stato di serenità, rilascia più ossicitina, un vero e proprio ormone del benessere che lo aiuta sia a rafforzare il suo stato fisico che ad assimilare meglio il cibo.
La marsupioterapia per prematuri: come si svolge
Quando il legame si è creato, è il momento per cominciare un vero e proprio contatto fisico con il bimbo, con la marsupioterapia. La mamma e il piccolo, nudi ma coperti da una coperta termica per poter mantenere il calore, si troveranno a stretto contatto. L’addome della mamma svolgerà un’attività di termoregolazione, per cui si manterrà la giusta temperatura per entrambi.
Una respirazione ampia, sarà utile al neonato quanto alla mamma che potrà rilassarsi e ossigenarsi completamente. Il risultato è una sensazione di affetto e senso di protezione che il neonato percepisce e che trasferirà nella sua memoria sensoriale. Sentirsi amato già da così piccolo influirà positivamente sulla formazione del piccolo.
La marsupioterapia investe nel contatto diretto tra la madre e il piccolo, così come può essere fatto dal padre. Entrambi possono intuire le prime necessità e comprendere i primi messaggi inviati dal bambino. Questo percorso di conoscenza che avviene nella nuova famiglia, crea una nuova dimensione di elementi che saranno più facilmente interpretati dai soggetti della famiglia. E’ un percorso nuovo per tutti che aiuterà a intraprendere nuove metodologie di conoscenza. L’avere su di sé un piccolo essere indifeso, che si affida alle cure di adulti, crea uno stato di collaborazione tra tutti, di fiducia reciproca.
Nello stato di quiete che si viene a creare, sia la mamma che il bambino nella posizione assunta si rilasseranno fino ad addormentarsi.
Anche se le sedute di marsupioterapia non sono lunghissime, queste saranno necessarie affinchè la via della conoscenza tra i due cominci per proseguire tutta la vita. Al fine di ogni trattamento, poi, il bambino verrà riposizionato più tranquillo nell’incubatrice e anche la mamma ve lo lascerà più serena.