Il manuale del logopedista: guida alla cura del paziente

Scopri chi è il logopedista e come svolge il suo lavoro. Una guida pratica per scoprire tutto su questa professione.

Vi siete mai domandate quale sia il lavoro del logopedista, che studi ha intrapreso, perché si chiama così? Se almeno una volta vi siete posti una di queste domande, non vi resta che leggere l’articolo. Si tratta del manuale del logopedista, guida alla cura del paziente.

Il logopedista cura i problemi che si riscontranno nella voce, nel linguaggio, nella comunicazione e nella deglutizione. La logopedia che è una parola di derivazione greca, da logos “discorso” e paideia “educazione”, è una branca della medicina che si occupa della prevenzione e della cura di questi disturbi.

Il logopedista si occupa di risolvere i problemi legati alle domande del tipo: Come posso curare il mio difetto di pronuncia? Perché il mio bambino parla male? Come mai il mio bambino pronuncia male alcune lettere? È preoccupante se il mio bambino non sa scrivere bene? Per quale motivo balbetto? Approfondiamo allora insieme il lavoro del logopedista e come cura i suoi paziente.

Il manuale del logopedista

A volte le mamme hanno paura di ammettere che il loro bambino o la loro bambina abbia forse la necessità di un logopedista. Si accorgono che ci sono dei problemi di linguaggio, di comunicazione o di pronuncia ma aspettano a fissare un appuntamento. Niente di più sbagliato. Se ci si accorge che il bambino si esprime male, non parla, parla male o non riesce a dire alcune paroline, meglio fissare immediatamente un appuntamento dal logopedista, a volte attendere può solo aggravare la situazione e può significare ulteriori disturbi.

Il logopedista valuterà e effettuerà la sua diagnosi relativa al piccolo, che potrebbe anche essere positiva, nel senso che sarà lui stesso a dire ai genitori che il bambino non necessita per il momento di particolari terapie, perché è meglio aspettare. Detto questo il logopedista cura i disturbi di linguaggio dei suoi pazienti. Allora, ovviamente la prima cosa da fare è prendere un appuntamento, in fase di incontro con il possibile paziente, il logopedista pone alcune domande che riguardano la salute del bambino o la familiarità con alcune patologie e poi passerà a far fare dei giochi al bambino, per valutare e riscontrare se effettivamente ci sono dei disturbi del linguaggio.

A volte il logopedista potrebbe aver riccorrere a una collaborazione con altri specialisti: psicologi, otorinolaringoiatra, neuropsichiatra infantile, psicomotricista o fisioterapista per valutare eventuali altri problemi. Ad esempio può capitare infatti che un disturbo del linguaggio come un ritardo o la sua assenza, possono dipendere da varie problematiche ed in questo caso il logopedista può richiedere la collaborazione di un neuropsichiatra infantile.

Una volta che il logopedista dichiara il bisogno per il bambino di una terapia di riabilitazione, progetta un piano di lavoro per il recupero dei disturbi ed il numero di sedute varia in base all’entità del problema. Normalmente sono comunque una seduta a settimana ed il numero dei mesi cambia da disturbo a disturbo e da paziente a paziente, non dimentichiamo che ogni bambino ha i suoi tempi. Le sedute dal logopedista sono per i bambini molto divertenti e sono incentrate sul gioco e di solito partecipano anche i genitori per aiutare poi il bambino a continuare gli esercizi anche a casa. Gli oggetti che il logopedista utilizza durante gli incontri sono oggetti colorati, giocattoli ed immagini, in modo che il bambino mostri interesse e non perda la concentrazione, ovviamente gli strumenti sono in base all’età ed alle capacità cognitive del bambino.

Ad esempio i giochi con le tessere, stile memory, trova le differenze e similari servono a stimolare memoria, attenzione e linguaggio. I giochi di costruzioni servono a stimolare la sfera cognitiva del bambino, attraverso il racconto con libri illustrati i bambini imparano nuove parole e la costruzione corretta delle frasi.

Oltre all’ intervento specifico sul bambino, il logopedista crea una sorta di rete di collaborazioni con la scuola e la famiglia. In questi casi il logopedista cerca di trasferire gli obiettivi raggiunti in terapia anche al contesto sociale. Il solo momento riabilitativo non è sufficiente, se non è accompagnato da una esperienza reale del linguaggio con gli altri e tutti i giorni.

Cura del paziente

Chi sono i pazienti del logopedista? Anche se quando si parla di logopedia, si fa spesso riferimento ai bambini,, in realtà il logopedista cura i disturbi di linguaggio anche degli adulti, pensiamo ad esempio alla corretta dizione di un attore. Nel caso dei bambini, il logopedista si prenderà cura del paziente attraverso tutta una serie di giochi logopedici, che si trovano già pronti da acquistare,, ma soprattutto saranno inventati dal logopedista. Ognuno di essi infatti ha una propria teoria su quali siano le attività da svolgere per aiutare il bambino a correggere i propri disturbi, non esistono delle attività o dei giochi prefissati ed unici, ogni logopedista avrà i suoi.

Una parte dell’incontro sarà incentrata su un tipo di lavoro serio, ed una parte sarà invece più incentrata su giochi o smorfie davanti allo specchio per imparare magari al bambino come mettere meglio la lingua per pronunciare correttamente una lettera. Non è facile individuare e descrivere la logopedia come un unico metodo di lavoro, ogni logopedista segue una propria corrente di pensiero ed adotta le strategie migliori perché sono proprio quelle che ritiene più efficaci. E’ quindi molto importante che il bambino ed il logopedista entrino subito in simpatia, altrimenti qualsiasi tipo di attività sarebbe praticamente inutile e molto più difficile per entrambi.

Guide

Per chi desidera approfondire l’argomento o migliorare l’aiuto che può offrire al proprio bambino in caso di disturbi di linguaggio, ci sono in commercio interessanti guide di logopedia, che trattano i vari disturbi, che potrebbero essere un valido aiuto in casa. Ve ne presentiamo alcune.

1. Correggere i difetti di pronuncia. Il programma Ascolta-Prova-Impara per l’allenamento percettivo-articolatorio

Il tuo bambino dice corca invece di torta? Pompola invece di bambola? Ciole invece di sole? Tassa invece di tazza? Molti bambini, ma anche molti adulti, presentano difetti nella pronuncia. In questa guida di logopedia vengono presentati in modo semplice e chiaro i suoni della lingua italiana e le caratteristiche di ognuno.

2. Storie per imparare a parlare. Attività di lettura per promuovere le competenze articolatorie, fonologiche e morfosintattiche

Leggere storie può rivelarsi uno strumento tanto semplice quanto efficace per il trattamento riabilitativo dei disturbi evolutivi del linguaggio. In generale, anche per accrescere le abilità e le competenze linguistiche dei bambini. Le quasi 100 storie proposte hanno una struttura precisa, volutamente prevedibile e ripetitiva.

3. Giochiamo con i fonemi. Attività e giochi per il consolidamento delle abilità fono-articolatorie

La guida mette a disposizione del logopedista tantissimo prezioso materiale. Oltre 150 schede e più di 800 carte a colori da utilizzare. A ciò anche giochi divertenti in sedute di trattamento singole o di gruppo. In particolare iclassici gioco dell’oca e tombola, ma anche molti giochi di carte innovativi.

4. La tombola delle frasi. Prevenzione e recupero delle difficoltà morfo-sintattiche

La tombola delle frasi è una raccolta di materiali linguistici di tipo morfo-sintattico. Un gioco pensato per i bambini a partire dai 3 anni di età con difficoltà di linguaggio. Consigliato anche per i bambini stranieri che stanno imparando l’italiano.

5. Giochi e attività per l’arricchimento linguistico. Sviluppare le competenze lessicali, semantiche, narrative e descrittive nella scuola primaria

Gioco e apprendimento sono due concetti fortemente intrecciati e connessi. La dimensione ludica, se ben strutturata, può favorire non solo l’acquisizione disciplinare. Inoltre consente anche il potenziamento dei processi di pensiero e della motivazione all’apprendimento.

6. Dalle immagini al testo scritto. Storie illustrate per rappresentare, dedurre e comprendere

Le attività presentate in questo volume mirano a potenziare le lacune linguistiche. Il tutto attraverso un itinerario guidato articolato in tre livelli. Prima l’elaborazione del significato di un’immagine complessa, poi la rappresentazione. In fine la comprensione di un racconto ascoltato, lettura da parte del bambino.

7. Le carte semantiche. Giochi e attività per sviluppare le abilità semantico-lessicali e di classificazione

Il volume offre un itinerario di recupero e potenziamento delle abilità dell’ambito semantico-lessicali. In particolare attraverso divertenti giochi e attività, avvalendosi di un corredo iconografico di centinaia di immagini a colori. In questo modo, si esercitano a diversi livelli e in maniera flessibile e ludica alcune componenti cognitive del linguaggio orale.

8. Laboratorio per lo sviluppo dell’attenzione e delle abilità cognitive

In età prescolare possono insorgere nei bambini difficoltà di attenzione e di autoregolazione. Anche non necessariamente sfociano in una diagnosi di ADHD, vanno comunque trattate tempestivamente. Così favorirete un ingresso sereno alla scuola primaria.

9. Comprensione e produzione verbale. Storie e attività per il recupero e il potenziamento

Molte possono essere le cause per cui la comprensione e la produzione verbale di un bambino non si sviluppano adeguatamente. Ad esempio deficit cognitivi o specifici di comprensione, difficoltà espressivo-linguistiche, scarsa capacità d’ascolto. Ecco allora22 brevi racconti di difficoltà crescente, accompagnati da domande di comprensione a scelta multipla figurata e di stimolo. Saranno utili per la verbalizzazione e la riflessione.

10. La frase minima. Favorire l’utilizzo dei verbi nei disturbi del linguaggio

Il libro è pensato per far fronte alle difficoltà in bambini di 2-6 anni. Sono nella costruzione della frase minima (soggetto più predicato) e delle sue espansioni e nell’organizzazione degli elementi che compongono l’enunciato. Il materiale operativo fornito nel volume e nel fascicolo allegato presenta più di 300 vignette illustrate in bianco e nero e a colori. Inoltre consente di proporre esercizi variegati e motivanti suddivisi in verbi transitivi, intransitivi, riflessivi e coppie di verbi.

In conclusione possiamo affermare che intervenire immediatamente su un possibile disturbo di linguaggio del bambino è importantissimo. Così curerete un disturbo lieve in pochissimo tempo. Soprattutto evitando che a un piccolo disturbo di linguaggio se ne aggiungano altri. Una valutazione dal logopedista toglierà eventuali dubbi o ansie dei genitori e permetterà di iniziare una terapia nei tempi esatti.

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