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Mangiarsi le unghie: una problematica da affrontare

Cercate, innanzitutto, di risalire al motivo di questa azione.

Mangiarsi le unghie è un comportamento fastidioso ma fin troppo comune tra i bambini di seconda elementare. Avete notato che ultimamente non avete avuto bisogno di tagliare le unghie di vostro figlio? Ecco, avete appena scoperto il motivo! Alcuni bambini flessibili riescono persino a rosicchiarsi le unghie dei piedi.

Mangiarsi le unghie: una problematica da affrontare

A parte il fattore disgustoso, mangiarsi le unghie è una cattiva abitudine a causa dei germi che il vostro bambino può ingerire. Quando si ha a che fare con un comportamento come questo, cercate di capire perché i bambini lo fanno. Il nervosismo è la ragione principale; c’è molto stress nella crescita, anche se vostro figlio non ne parla o lo mostra esteriormente in altri modi. In questo caso, delle routine calmanti possono essere di grande aiuto.

Per fermare l’abitudine: non lo assillate. Molti bambini non sono nemmeno consapevoli di farlo. Stabilite dei limiti, come non mangiarsi le unghie a tavola. Sviluppate un segnale segreto, come battere le dita sul tavolo, ogni volta che si mangia le unghie. Questo può aiutare ad attirare la sua attenzione su ciò. Alcune ragazze prendono l’abitudine dopo aver avuto il permesso di indossare lo smalto. Altre, purtroppo, aggiungono lo smalto alla lista delle sostanze discutibili che ingeriscono mangiando.

Mangiarsi le unghie bambino

La vostra vita ora

Il vostro bambino corre fuori in inverno senza cappello o guanti, o resiste al cappello da sole che gli avete premurosamente fornito in estate? Lasciate perdere – fino a un certo punto. Non potete sorvegliare vostro figlio in ogni momento per assicurarvi che sia caldo e sicuro.

Stabilite la regola di mettere la crema solare prima di andare in spiaggia, ma non aspettatevi che la riapplichi senza che glielo si dica. Rimanere senza cappello o senza guanti in inverno probabilmente non farà male al vostro bambino – se ha freddo, se ne ricorderà.

Scritto da Stefania Netti
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