Il maltrattamento di ragazzi da parte degli insegnanti è parte di uno stile educativo autoritario portato alla sua condizione estrema in quanto l’assunzione di responsabilità forte da parte dell’insegnante che non lascia autonomia decisionale e gestisce con direttive gli alunni, assume risvolti di rigidità eccessiva e nei casi estremi di maltrattamento che portano all’alunno suo oggetto disagi anche gravi.
Il maltrattamento psicologico è la forma più difficile da riconoscere in quanto non lascia segni visibili ed è spesso interpretato come un atteggiamento pedagogico particolare che comporta al bambino/ragazzo lo sviluppo di una mancanza di fiducia in se stesso, nelle proprie capacità con conseguente bassa autostima.
In questo senso sono maltrattamenti psicologici il trascurare un alunno lento a comprendere o particolarmente vivace e rumoroso (e questo in modo palese davanti a tutta la classe), la reiterata mortifica dell’alunno con il rifiuto del suo lavoro.
Accorgersene non è semplice, ma possono verificarsi episodi, nel comportamento del bambino, che possono far sorgere dei dubbi, come:
Altre forme di maltrattamento sugli alunni sono più riconoscibili in quanto fisiche:
A volte, invece, in caso di maltrattamenti sessuali, possono verificarsi:
Si tratta tuttavia di situazioni particolari, difficili, rare che richiedono indagine e ricerche da condurre con il supporto di operatori qualificati.