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Il mal di testa è un disturbo molto comune nelle donne, anzi, è riscontrato che siano più le femmine piuttosto che i maschi a soffrire spesso di emicrania: stress, ciclo mestruale, cattiva alimentazione e poca attività fisica sono solo alcune delle cause che possono portare al mal di testa. Anche durante la gravidanza, è possibile che la futura mamma, soprattutto nel primo trimestre, quello più delicato, soffra di emicrania: un disturbo molto comune e tendenzialmente causato dalla tempesta ormonale – e quindi dall’aumento del livello di estrogeni – che la donna vive proprio dal momento in cui l’embrione trova il suo posto nell’utero e comincia a crescere. Come tutti i segnali che ci manda il nostro corpo però, come ricordiamo spesso, è sempre meglio non sottovalutare il mal di testa, soprattutto in gravidanza. Alcuni studi effettuati su questo disturbo qualche anno fa da una nota università del Sud America hanno infatti riscontrato che il mal di testa, in gravidanza, potrebbe essere uno dei sintomi di qualche disturbo più importante. Ad esempio: il distacco della placenta. In che cosa consiste questa patologia? Ed è grave. Cerchiamo, attraverso questo articolo puramente informativo, di capire esattamente cos’è il distacco della placenta e cosa comporta, a mamma e bambino.
Distacco placenta
Il distacco della placenta è una complicazione della gravidanza. Anche se molto conosciuta, interessa in realtà il 15% delle donne in dolce attesa. Ma che cos’è in sostanza? Questa patologia si manifesta quando, appunto, la placenta si stacca (totalmente o solo in parte) dall’utero prima della nascita del bambino. Cosa comporta? Questo organo è importantissimo per la crescita del feto perché è l’organo che permette la trasmissione di ossigeno e sostanze nutritive tra mamma e bambino. Questo può portare a restrizioni anche importanti della crescita e, purtroppo, anche a morte in utero, specie se il distacco è massiccio e improvviso. Poiché l’unica possibilità di intervento è il parto, il distacco di placenta può comportare parto prematuro. Ma come ci si accorge di avere un distacco di placenta? La mamma può rendersene conto prima che sia troppo tardi? In realtà, la futura mamma, durante la gravidanza potrebbe notare dei disturbi “strani”, che vanno al di là dei classici disturbi delle donne incinta:
- sanguinamento vaginale
- indurimento dell’utero
- dolore addominale (che potrebbe intaccare anche la schiena)
Secondo però degli studi effettuati da un’università peruviana, pare che anche il mal di testa sia uno dei sintomi rivelatori del distacco di placenta: i medici hanno valutato uno studio sul rischio di distacco di placenta in relazione alla storia materna di emicrania, prima e durante la gravidanza in 743 donne peruviane. Di queste, 375 avevano avuto complicanze della gravidanza come il distacco della placenta; le altre 368 non avevano accusato alcun distacco.
Aborto spontaneo
Generalmente, avere un distacco della placenta, non comporta sempre l’aborto spontaneo. Ovviamente, nel momento i cui i sintomi vi fanno sospettare che qualcosa non sta andando per il verso giusto è doveroso contattare immediatamente il ginecologo per indagare più a fondo. Innanzitutto va fatta una precisazione: si parla di distacco trofoblastico durante i primi due mesi, successivamente di distacco della placenta a partire dal terzo mese, quando l’embrione diventa feto e il trofoblasto prende il nome di placenta. Grazie alla professionalità del vostro ginecologo, potrete attraverso un’esame specifico, capire se la placenta si è distaccata del tutto o solo in parte e capire poi come procedere. Infatti, il medico potrebbe suggerirvi assoluto riposto per l’intera gravidanza, divieto di avere rapporti con il vostro partner o prescrivervi degli appositi medicinali che “tengono a bada” il problema fino alla data presunta del parto. Se, invece, il distacco di placenta avviene qualche settimana prima del parto, allora in tal caso il ginecologo potrebbe suggerirvi di anticipare la nascita del piccolo magari con un taglio cesareo programmato. Se al momento della visita, però, il dottore non rileva alcun battito cardiaco del feto, allora significa che purtroppo il distacco della placenta ha causato un aborto spontaneo.
Rimedi
Sfortunatamente, anche se ci piacerebbe dirvelo, non ci sono dei rimedi per la prevenzione del distacco della placenta durante la gravidanza. Però, secondo alcuni studi fatti su questa patologia, hanno rilevato che ci sono effettivamente dei fattori comuni nelle donne che poi hanno avuto il distacco di placenta nelle loro gravidanze:
- Se avete uno o più figli e in una delle gravidanze avete avuto il distacco della placenta allora è probabile che possa capitare nuovamente
- Le donne che hanno avuto forti dipendenze da cocaina e altre droghe
- Fumo
- Infezioni uterine
- Le gravidanze gemellari, che portano ad un’elevata estensione dell’utero, potrebbero provocare un distacco della placenta
- La presenza di tanto liquido amniotico
- Le donne che scelgono di avere un figlio dopo i 35 anni sembrano siano più soggette al distacco della placenta