Capire il linguaggio dei neonati, soprattutto per i neogenitori, è molto difficile: alcuni consigli utili su come capirli al meglio.
Uno dei punti cruciali è capire il linguaggio dei neonati, che potrebbe essere una sottospecie di seconda lingua, e per questo motivo i genitori devono e vogliono capire al 100% il proprio figlio. Quando un neonato piange non è mai molto piacevole, a volte non si riesce ad interpretare cosa potrebbe avere.
Per prima cosa un neonato per comunicare piange ma non solo, anche i gesti o gli sguardi possono fare parte di una comunicazione con il genitore. Se si utilizza la propria voce parlando con il bimbo, potrebbe aiutare a calmarlo e tranquillizzarlo, con questo piccolo gesto gli trasmetterai sicurezza. Bisogna ricordare che quando un bebè piange di continuo vuol dire che c’è qualche problema, per esempio potrebbe avere fame oppure potrebbe aver paura e quindi bisognerà cullarlo in modo da calmarlo. Insomma, come potrete capire, non è semplice ma non è impossibile interpretare il vostro bimbo.
Per avere feeling con il proprio figlio ed entrare in comunicazione con lui dovrete parlargli molto fin da subito. Bisogna osservare e capire la reazione del vostro bambino quando sente il vostro tono della voce, perché ogni tipo di tono causa delle conseguenze, quindi bisogna fare molta attenzione. Se dovesse iniziare a piangere di continuo mentre è nella sua culla provate a parlargli con molta calma standogli vicino, in modo che lui percepisca il vostro tono affettuoso. Quindi per ricapitolare, quando il bambino inizia a piangere bisognerà semplicemente entrare in contatto con lui facendogli sentire il tono della voce, in questo modo si calmerà.
A volte questi piccoli aiuti potrebbero non funzionare. In questi casi potrebbe essere un pianto di sfogo per un’eccessiva energia e stimoli. Poi possiamo andare in contro a dei momenti più particolari come, per esempio, le coliche.Nei bambini così piccoli potrebbe accadere, di conseguenza piangerà molto forte e continuamente senza sosta. In questi attimi bisognerà, oltre a sentire la voce della madre, associare altri suoni che potrebbero essere derivati dalla musica o anche dal rumore dell’aspirapolvere. Sono dei momenti strazianti per il bambino ma per fortuna dopo il quarto mese del bebè dovrebbe passare.
Invece quando i pianti sono molto prolungati sarà opportuno rivolgersi al proprio medico, oppure anche quando vedrete una respirazione irregolare del neonato o una scarsa alimentazione.
• Quando hanno fame il pianto sarà insistente e generalmente tengono la mano chiusa.
• Quando hanno sonno il pianto sarà più un lamento, di solito gli occhi saranno arrossati e si chiuderanno da soli.
• Quando sono annoiati piangeranno anche per questo motivo, lo fanno per attirare l’attenzione su di loro, il pianto sarà una specie di piagnucolio.
• Quando hanno freddo o caldo i neonati piangeranno in modo forte e continuo, nel momento in cui viene risolto il problema il bimbo smetterà.
• Quando fanno delle smorfie potrebbe derivare da un fastidio oppure perché hanno dell’aria nella pancia.
• Quando il bebè mette le mani vicino la bocca significa che ha fame invece quando si agitano e muovono le braccia potrebbe significare che provano dolore.
• Quando invece ha il volto arrossato e le vene sulle tempie vuol dire che si è sforzato troppo quando piangeva.