Uno studio condotto da ricercatori dell’università di Bristol, nel Regno Unito, e di Yale negli Stati Uniti, indica che fino al 70% dei bambini sviluppa un forte attaccamento ai propri peluche, o oggetti morbidi che li confortano e li consolano. Questi oggetti tradizionali (orsacchiotti, coniglietti eccetera) aiutano il bambino ad affrontare il progressivo distacco dalla mamma senza avere traumi e salvaguardando moltissimi aspetti del corretto e felice sviluppo di un bambino. Questi speciali oggetti, che superficialmente possono apparire semplici pezzi di stoffa, svolgono un ruolo importantissimo nella vita dei bambini, che tendono ad antropomorfizzarli, cioè a renderli in qualche modo dei veri e propri essei umani: con loro parlano, giocano, discutono e ovviamente li abbracciano. Questo attaccamento del bambino al peluche, questa sua voglia di portarlo sempre con sé ovunque vada non deve dunque preoccupare o spaventare. Certo, i ricercatori sottolineano come con l’inizio del percorso scolastico questo legame possa ridimensionarsi anche perché il bambino entra in contatto con nuove realtà stimolanti da un punto di vista didattico e relazionale. Tuttavia non è detto che l’attaccamento rimanga vivo e forte in particolare nel momento del sonno, in cui il buio e la solitudine potrebbero di per sé spaventare il bambino anche in questa fascia d’età.
Legame bambini e peluche
Pubblicato il 12/12/2014 alle 11:54