Le allergie stagionali, o “rinite allergica,” sono attivati da “allergeni” – sostanze che scatenano reazioni nel corpo. Pollini o muffe sono tra gli allergeni più comuni, secondo l’American Academy of Allergy, Asthma and Immunology (AAAAI).
Il polline è prodotto da alberi, erbe e erbacce e sono facilmente trasportati dal vento. Gli allergeni più comuni durante la primavera sono alberi come la quercia, olmo, betulla, frassino, noce, pioppo, platano, acero, cipresso, noce, e il cedro rosso occidentale; ed erbe come Timothy, Bermuda, frutteto. In tarda estate e in autunno le erbacce come l’ambrosia, artemisia, amaranto, sono problematiche per chi soffre di allergie.
Le persone avvertono i sintomi perché hanno una sensibilità a determinati allergeni. Gli allergeni, di solito inalati si combinano con un anticorpo chiamato immunoglobulina E (IgE). IgE, la “anticorpo allergica,” è normalmente presente nel corpo a livelli molto bassi. Ma quando si sviluppano allergie viene prodotto in grandi quantità. Quando l’allergene e IgE si accoppiano, vengono rilasciate sostanze chimiche che causano l’infiammazione. I sintomi risultanti comprendono prurito, lacrimazione, starnuti, congestione nasale, naso che cola, sonnolenza e mal di testa.