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Lavagno, bambino sviene e muore in casa

Un'altra tragedia tra le mura domestiche è avvenuta a Lavagno, dove è morto un bambino di soli 11 anni. Scopriamo le dinamiche dell'accaduto

Un’altra tragedia tra le mura domestiche è avvenuta oggi, 4 febbraio, a Lavagno, in provincia di Verona, dove è morto un bambino di soli 11 anni. La polizia e i medici stanno ancora indagando per capire le dinamiche dell’accaduto.

L’accaduto

Non sono ancora chiare le circostanze che hanno portato a questo triste epilogo. Stando alle prime ricostruzioni, il piccolo, di nome E.R., avrebbe avuto un arresto cardiaco, per cause ancora sconosciute, e sarebbe quindi svenuto mentre si trovava in casa. Grazie alla segnalazione tempestiva dei genitori, il ragazzino è stato soccorso dagli operatori del 118, che sono riusciti a rianimarlo e a trasportarlo d’urgenza al Polo Confortini, dove i dottori hanno fatto il possibile per cercare di salvarlo. Gli sforzi dei medici, però, non sono stati sufficienti, e il cuore del bambino ha smesso definitivamente di battere.

La tragedia è stata resa pubblica dal padre, che proprio in questo giorno festeggia il suo compleanno. Sul suo profilo Facebook l’uomo ha infatti annunciato ai suoi amici che non potrà più festeggiare insieme all’amato figlio.

I bambini e gli incidenti domestici

Questo triste caso richiama l’attenzione sull’importanza di vigilare sui bambini, soprattutto tra le pareti di casa: sono proprio loro, infatti, le principali vittime di incidenti domestici – e spesso si tratta di episodi prevenibili e prevedibili.

La prevenzione, dunque, deve partire dagli adulti: non solo dai genitori, ma anche da tutte le altre persone di cui si circondano i piccoli, come nonni, altri parenti, tate e fratelli o sorelle maggiori. Non deve mai mancare la supervisione di una figura di riferimento, che sia in grado di riconoscere eventuali pericoli imminenti e agire in maniera tempestiva in caso di necessità. Bisogna tener sempre presente che i bambini, per quanto possano essere piccoli, non sono dei pupazzi inanimati: imparano in fretta, e da un giorno all’altro potrebbero riuscire a fare cose che prima non erano in grado di fare – come aprire un barattolo dal contenuto nocivo.

Chiaramente, fare attenzione ai rischi che i bambini possono correre tra le mura domestiche non significa farli vivere sotto una bolla, iperproteggendoli da qualsiasi stimolo esterno. I bambini, infatti, devono imparare a conoscere e ad affrontare i pericoli da soli, ed è proprio per questo motivo che hanno bisogno di esplorare il mondo che li circonda. Di conseguenza, è necessario trovare una giusta misura coi propri figli, di modo che siano in grado di misurarsi con le difficoltà che si presentano loro, pur sempre in condizioni di sicurezza adatte a un bambino.

Scritto da Alice Sacchi
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