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Il latte è l’alimento per eccellenza da dare ai bambini tanto che nei primi mesi della loro vita sopravvivono soltanto grazie a esso. Usato sin dai tempi antichi, è un alimento completo, ricco di proteine, apprezzato non soltanto per le sue proprietà organolettiche, ma anche per via del suo sapore dolciastro. È ricco di calcio per cui, nei bambini, aiuta la strutturazione delle ossa e, negli adulti, migliora il contenuto di calcio. Il latte scremato per i bambini può, però, avere degli svantaggi: andiamoli a scoprire.
Il latte per i bambini
Fonte di acidi grassi essenziali, il latte è un alimento fondamentale per aiutare lo sviluppo delle facoltà cognitive e del cervello. Ricco di probiotici e immunoglobuline, esso consente al corpo che si sviluppa di proteggersi da virus e batteri; i suoi principi attivi inoltre favoriscono la buona strutturazione dell’apparato digerente. Non a caso, l’OMS consiglia in maniera convinta l’allattamento al seno per il più lungo tempo possibile, ma almeno per i primi sei mesi. Questo alimento per i bambini è una vera ricchezza soprattutto quando la mamma ha la fortuna di averne a sufficienza per poterlo allattare almeno fino allo svezzamento. Il latte materno, infatti, non soltanto è più ricco di sostanze nutritive che fanno crescere meglio il bambino, ma è migliore perché trasferisce anche gli anticorpi. Molte mamme si chiedono se, dopo una prima fase in cui il bambino ha bisogno di crescere e necessita di una maggiore quantità di lipidi, sia più opportuno usare un latte meno grasso come quello scremato. In altre parole dopo i tre anni è opportuno dare al bambino un latte più leggero? Di seguito si proverà a chiarire questa questione.
Il latte scremato
Il latte scremato è un tipo di latte che ha ricevuto un particolare processo, la centrifugazione, che lo priva del contenuto di grassi. Questo lavoro consente alle sostanze più pesanti, contenute nel bianco alimento, di andare a sedimentarsi sul fondo lasciando nella parte alta soltanto quelle più leggere. In questa maniera il grasso presente in 100 grammi di latte sarà dello 0.3%. A guardarlo così si potrebbe pensare che ci sono solo vantaggi, ma tra poco si potrà vedere anche l’altra faccia della medaglia. Se si sta seguendo un regime alimentare di un certo tipo è opportuno usarlo, altrimenti molto meglio il latte intero sia negli adulti che nei bambini.
Il latte scremato per i bambini: gli svantaggi
Più che parlare degli svantaggi dell’uso del latte scremato nei bambini, è opportuno sottolineare i vantaggi del consumo di quello intero. La scelta del latte, già dopo il primo anno di età, non è più un problema perché il bambino integra la sua alimentazione con pappe e frutta. Questo è uno dei motivi per cui è opportuno continuare a usare un alimento ancora ricco di acidi grassi che aiutano il piccolo a integrare le giuste vitamine e i giusti alimenti. Diversi studi inoltre hanno dimostrato che usare latte intero significa proteggere l’apparato cardiocircolatorio di grandi e di piccini.
Il latte scremato ha un contenuto ridotto di grassi, ma è altrettanto vero che deve subire un processo elaborato per giungere a questo. La riflessione, dunque, qual è? In particolar modo per i soggetti in fase di crescita è importante consumare i prodotti naturali. Il chilometro zero non è soltanto una moda, ma una maniera per mangiare sano e introdurre nell’organismo alimenti genuini, sicuri e controllati. Se questo discorso è valido in maniera generale, lo è ancora di più con il latte che è, soprattutto per i bambini, il principe degli alimenti.