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Latte intero per bambini fa male? Intolleranze e malattie

Far bere il latte intero può essere molto rischioso per un bambino, perché potrebbe far sorgere diverse intolleranze o addirittura malattie. È consigliabile berlo occasionalmente.

Un bambino fin dalla nascita ha come unico nutrimento il latte. Un neonato assume di media1/1,5 litri al giorno di latte. Un bambino dopo lo svezzamento ne assume circa 500 ml. Un bambino alimentato con latte intero, di mucca o altro, che pesi 8 Kg con un consumo di un litro viene ad assumere circa 50 grammi di proteine producendo almeno quattro volte più del fabbisogno necessario.

Latte intero per bambini: fa male?

Riguardo alle intolleranze bisogna specificare alcune cose. La più comune intolleranza è quella al lattosio, che non è una malattia ma una condizione fisiologica dovuta alla perdita della funzione enzimatica della lattasi. Consiste nell’incapacità di digerire lo zucchero presente nel latte e nei suoi derivati. Più del 90% degli zuccheri presenti nel latte è formato da lattosio. La lattasi, l’enzima per la digestione del lattosio, tende a diminuire drasticamente o in maniera parziale e l’organismo non riesce a svolgere efficacemente la digestione. Insorgono problemi di varia natura tra cui dolori addominali, flatulenza ed in alcuni casi diarrea. Le due sostanze citate sono importanti. Il glucosio è necessario, da piccoli, per avere il pieno apporto di energia, mentre il galattosio serve per sviluppare in maniera efficiente il sistema nervoso.

Per il bambino, sin da neonato, tutti e due gli zuccheri rivestono un ruolo molto importante per il suo sviluppo. La lattasi viene prodotta dalle cellule intestinali già dopo la ventesima settimana di gestazione e raggiunge il massimo livello alla nascita del bambino e si prolunga per tutto il periodo dell’allattamento rimanendo l’unico nutrimento del bambino. La lattasi diminuisce progressivamente durante lo svezzamento in maniera graduale con la crescita in maniera variabile da persona a persona.

Altre intolleranze

Esistono altre intolleranze più serie, che in realtà sono delle malattie, come la teatina. É una malattia che provoca convulsioni che sono dovute a poco calcio nel sangue (e quindi a poca vitamina D) e ad un incremento di fosforo.

Può verificarsi anche un alto tasso di urea nel sangue. Dovuta alla assunzione di una grande quantità di proteine che provoca un aumento di urea nel sangue con conseguente aumento del livello di ammoniaca nel sangue, con la possibilità di un mancato sviluppo intellettuale nel bambino. Dalla ricerca scientifica condotta presso le Università americane si è osservato che la crescita dei bambini nati sottopeso, alimentati da una “dieta proteica” nel primo periodo neonatale e durante la prima infanzia, ha causato dei progressi scolastici lenti intorno all’età di sette anni.

L’anemia invece è dovuta al fatto che il latte intero è povero di iodio e di ferro e questo fa si che i valori dell’emoglobulina siano dal 25% al 60% in meno rispetto ai valori normali.

Infine, potrebbero manifestarsi problemi al cuore o al fegati. Troppe proteine portano ad effetti avversi nel metabolismo del corpo, provocando nel bambino tachicardia ed una respirazione molto rapida e faticosa. A volte, poiché il latte intero contiene più cloruro di sodio del latte umano, il cuore si ingrossa in maniera importante e questo a causa della ritenzione di sodio nel sangue.

Buona regola per tutti, ma in particolare per i bambini, è quella di consumare latte intero in maniera occasionale poiché la difficile digestione del latte intero è il male minore, tra i tanti effetti dannosi.

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