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Il tuo bambino nell’utero
La maggior parte delle donne pensa che la seconda gravidanza sia diversa dalla prima.
Avverti prima i movimenti fetali.
Una madre in attesa per la seconda volta si accorge in anticipo, rispetto alla prima gravidanza dei movimenti fetali. Difatti, nella prima esperienza di solito i movimenti si avvertono entro il quinto mese; una mamma con esperienza, li avverte a quattro mesi. Questo probabilmente perché lei è già a conoscenza dei movimenti e dei piccoli calcetti che il bambino fa all’interno del suo ventre. La prima volta la mamma a volte confonde i movimenti per gas intestinali, rendendosi conto, solo più tardi, che in realtà erano movimenti fetali fin dall’inizio.
Con la prima gravidanza l’utero non ritorna alle dimensioni originali e questo può essere un vantaggio per la seconda gravidanza.
I muscoli addominali che hanno già affrontato una prima gravidanza sono più deboli. Di conseguenza, non possono sostenere il feto come la prima volta. Il vantaggio sarà comunque quello di respirare più agevolmente e mangiare più comodamente rispetto alla prima gravidanza. Il lato negativo invece sarà probabilmente quello di avere maggior stimolo ad urinare e maggior disagio pelvico causato dalla pressione aggiuntiva sulla vescica e sulla zona pelvica. Si può alleviare il disagio con gli esercizi di Kegel, che rafforzano i muscoli pelvici.
Per fare un esercizio Kegel, stringere e rilasciare i muscoli intorno all’apertura vaginale e alle vie urinarie, come se doveste trattenere l’urina. Inoltre, è possibile applicare un impacco freddo sulla zona o immergersi in una vasca di acqua fredda.
Il peso del feto sulla parte bassa dell’addome potrebbe anche portare dolori alla schiena. In questo caso può essere d’aiuto chiedere al medico consigli su eventuali esercizi di rafforzamento addominale che possono ridurre il fastidio.
Anche prendere le seguenti precauzioni quotidiane può essere di aiuto:
- Evitate il sollevamento di carichi pesanti e non inarcate la schiena.
- Quando state in piedi, mantenete i muscoli nella parte bassa della schiena rilassati piegando le ginocchia.
- Durante il riposo, posizionatevi sul lato, con un cuscino tra le gambe, con una o entrambe le ginocchia piegate.
- Se state seduti per un po’, alleviate la pressione sulla colonna vertebrale inferiore appoggiando i piedi su uno sgabello basso.
La vita da mamma
Ciò che rende la seconda gravidanza più difficile della prima è che hai già un bambino di età superiore da crescere. Ecco tre consigli per rendere il cammino più agevole.
Adottare giuste tecniche di sollevamento. Se il vostro primogenito ha bisogno di aiuto per entrare nella vasca da bagno o per salire sul suo lettino, insegnategli ad utilizzare il poggiapiedi mentre lo sostenete. Quando vuole sedersi sulle ginocchia, prima sedetevi voi e poi aiutate il vostro bambino.
Mangiare sano.
Dividete i soliti tre pasti in sei, o uno spuntino tra i pasti. Il trucco è quello di consumare cibo sano, come: uno yogurt magro, del formaggio, carote, sedano e tanta frutta fresca. Cercate di consumare quattro porzioni di latte o altri alimenti ricchi di calcio al giorno e prendete le vitamine prenatali.
Attività fisica. Oltre a mangiare sano, due sistemi per fare un carico di energia sono: riposo e attività fisica. Provate a camminare per almeno 30 minuti al giorno. Ma, se per 30 minuti non riuscite, provate a fare passeggiate di 10 minuti tre volte al giorno. Ottenere anche il giusto riposo, può fare meraviglie per aumentare l’energia, quindi assicuratevi di dormire otto ore a notte.
Travaglio e parto
Ci sono buone notizie sulla seconda gravidanza. La migliore è, che il travaglio e il parto, la seconda volta, sono solitamente più brevi. Il tuo corpo ha già attraversato l’intero processo una volta, e la cervice ha perso un po’ della sua rigidità originale, rendendo più facile la dilatazione (apertura) e l’effacement (diradamento).
Prima che tu te ne accorga, il tuo secondo bambino sarà tra le tue braccia.
Tutti i contenuti di questo articolo, compreso il parere del medico ed eventuali altre informazioni relative alla salute, sono solo a scopo informativo e non devono essere considerati piano di diagnosi o trattamenti specifici per ogni situazione individuale. Cercare la consulenza diretta del medico in relazione a eventuali domande o problemi che si possono avere per quanto riguarda la propria salute o quella degli altri.