Mi rivolgo a mio figlio “Tesoro (ovvero io), vuoi un fratellino o una sorellina?”, domanda infida perché presupponeva che io sapessi cosa significasse avere un fratello.
Quando mia madre mi ha annunciato che stava per arrivare un fratellino o una sorellina, io avevo sei anni non capivo cosa stava succedendo o cosa mi sarei dovuto aspettare da quello annuncio, e ricordo che guardavo tra la folla con occhi incantati, i fratelli e le sorelle maggiori di alcuni compagni quando venivano a prenderli a scuola. Infatti siccome erano più grandi, certamente era giovane sufficientemente per sostituire i genitori, ma non tanto grande per avere l’autorità necessaria per sgridare il fratello minore. Insomma, da qualunque punto la guardassi, questa cosa del fratello/sorella che stava arrivando, mi piaceva sempre di più