Gli alimenti che una futura madre mangia, quindi la sua dieta, prima di rimane incinta possono avere un effetto sullo sviluppo genetico del bambino, soprattutto se ci sono carenze nutrizionali nella sua dieta.
Un nuovo studio pubblicato sulla rivista Nature Communications è il primo a mostrare che fattori ambientali durante i primi giorni di sviluppo possono cambiare a lungo termine il DNA.
I ricercatori hanno analizzato come questi cambiamenti genetici influenzano nel complesso lo sviluppo del feto o la salute del bambino in età più avanzata.
Altri studi confermano che simili cambiamenti genetici possono contribuire a determinare il rischio di un bambino di sviluppare alcune malattie, compreso il diabete, l’autismo e disturbi mentali.
“Alcuni tipi di dieta possono influenzare i geni? Qual è l’impatto biologico di tali modifiche su DNA? Al momento non abbiamo una risposta definitiva a queste domande,” dice il nutrizionista, che ha collaborato allo studio. “Ma le ricerche successive che abbiamo svolto — e non ancora pubblicato — ci portano a confermare questo nesso.”
In ogni modo non si parla di alterazione del codice del DNA. Piuttosto, lo studio, effettuato su sei geni, dice che gli effetti di certi tipi di dieta sembrano cambiare se i geni sono attivati o disattivati nella fase iniziale dello sviluppo embrionale.
Questo interruttore di accensione e spegnimento è controllato dal DNA con un tag speciale. Quanto sei geni siano contrassegnati nell’embrione in fase di sviluppo dipende dai livelli di alcuni micronutrienti presenti nel sangue della mamma al momento del concepimento.
Il team del Dr. Prentice ha esaminato diverse vitamine del gruppo B e le sostanze nutritive ad essi collegati. Non sono riusciti ad individuare esattamente quelli più importanti. Ma, in generale, quando molti di questi nutrienti, tra cui la vitamina B2, erano a livelli più bassi nel sangue della mamma, i sei geni analizzati presentavano meno metilazione.
