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L’invidia nei bambini è negativa o positiva?

L'invidia è un sentimento che può avere degli effetti negativi, ma anche positivi. Quando un bambino prova questa sensazione, le conseguenze possono essere di diverso genere.

L’invidia è un sentimento che si prova a qualunque età, a partire da quando si è bambini sino all’età adulta. Si riferisce soprattutto a tutto quello che gli altri hanno e che a noi manca, ma che vorremmo. Non riguarda solamente aspetti e averi materiali ma spesso anche tratti caratteriali. Si può quindi far eccedere questo sentimento in vera e propria cattiveria, andando a compiere delle azioni non del tutto positive nei confronti dell’invidiato. Come tutte le cose anche l’invidia non è detto che sia sempre una cosa negativa. Può infatti essere canalizzata anche in modo positivo. La caratteristica primaria di questo sentimento riguarda il confronto diretto della propria persona con l’altro. Non è tanto il desiderio di un oggetto e scatenare l’invidia, quanto il tentativo di attirare l’attenzione su di sé.

Ma se durante il confronto ci si rende conto di avere qualcosa in meno rispetto a chi sta di fronte, la reazione che ne consegue può essere fortemente negativo. Solitamente si manifesta con atteggiamenti di rabbia, frustrazione, odio e un forte senso di inadeguatezza e inferiorità, poiché l’altro appare ai propri occhi migliore o comunque dotato di quel qualcosa che a noi manca. Si tenta quindi di svalutare l’altra persona per prevalere su di essa e a emergere dalla orribile visione che si ha di se stessi.

L’invidia nei bambini

I bambini però imparano ciò che gli viene insegnato dagli adulti. Di fronte ad un ostacolo, ad un limite o anche al senso di vergogna che si prova quando non si è quello che si vorrebbe essere, si tende a vedere l’altro in maniera dispregiativa, lo si ritiene peggiore e lo si disprezza. Talvolta si arriva anche a derubarlo, pur di avere l’oggetto del desiderio per sé.

Si tratta di un processo semplice se parliamo di cose materiali. La questione si complica quando l’oggetto dell’invidia sono aspetti caratteriali o fisici per cui quel bambino risulta più carino, più simpatico, più socievole. In questi casi le reazioni possono essere le più disparate. Ad esempio una bambina cercherà qualsiasi modo per riuscire a stare al centro dell’attenzione, nel tentativo di rubare il primato a quella che vede come sua rivale. Oppure tenterà di rubarle le amiche denigrandola e parlando male di lei alle sue spalle, al fine di isolarla. A volte questi atteggiamenti possono sfociare in atteggiamenti più seri e pericolosi, come nel caso dello stalking scolastico.

Invidia tra fratelli e sorelle: cosa devono fare i genitori

Anche tra fratelli o sorelle si può sviluppare il senso di invidia, specialmente nel caso in cui i genitori mostrano particolari attenzioni o predilezione verso un determinato figlio. L’altro sarà sicuramente invidioso, in quanto si sentirà sconfitto dal confronto e avvilito nella sua persona. Nei bambini questi sentimenti si sviluppano soprattutto quando il fratellino o la sorellina è appena nato/a, e se si vedono trascurati. In qualche modo possono arrivare a compiere dei gesti davvero negativi. La rivalità e la competizione per vincere le attenzioni di mamma e papà diventano così pane quotidiano.

I genitori dal canto loro dovrebbero fare in modo che il bambino non si senta mai sottovalutato. Al contrario dovrebbero spingerlo alla consapevolezza delle loro qualità e potenzialità. Se correttamente guidato ed aiutato ogni bambino è perfettamente in grado di riconoscere le proprie risorse e dargli valore, scoprendo quanto in realtà sia unico e diverso rispetto agli altri. Tutto ciò, inoltre, favorisce la crescita dell’autostima, senza farsi influenzare dai successi altrui. Se di fronte ad una mancanza rispetto a qualcuno il bambino se ne vergogna, bisogna allora mettere in luce quali sono i suoi punti forti che lo distinguono dall’altro e che l’altro non possiede.

L’invidia può essere trasformata in un sentimento positivo quando diventa uno stimolo ad impegnarsi maggiormente e ottenere raggiungere i propri obiettivi. Gli altri possono avere la funzione di stimolo a migliorare alcuni aspetti della propria persona sia dal punto di vista materiale, ma anche e soprattutto dal punto di vista caratteriale e comportamentale.

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