Che si tratti di giochi o di materiale scolastico, è importante insegnare ai bambini a prendersi cura delle loro cose: ma come insegnarlo?
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Il compito di un genitore nella cura dei figli non è affatto facile, ma può alleggerirsi man mano che cresce il senso di responsabilità dei propri bambini. Che si tratti di mettere a posto i giochi oppure di riordinare il materiale scolastico, si può partire da piccole operazioni per responsabilizzarli. Insegnare ai bambini a prendersi cura delle loro cose non è un’operazione impossibile: basta mettere in atto alcune strategie davvero preziose.
L’operazione basilare e necessaria è proprio quella di dare qualche responsabilità ai figli, senza esagerare, in modo da creare delle buone abitudini comportamentali che si porteranno sempre con sé. A poco a poco che una buona azione viene premiata e rinforzata, il bambino sarà in grado di assumersi le proprie responsabilità quasi automaticamente. Ma, in pratica, come si deve procedere?
La parola chiave è semplificare: bisogna assegnare un limite alle cose di cui prendersi cura, che si tratti di giochi da riordinare o di piccoli compiti da svolgere in casa. L’importante è conferire una mansione che sia sempre alla loro portata. Ad esempio, se la camera è completamente disordinata e si pretende dal bimbo che rimetta tutto a posto, questo potrebbe scoraggiarsi. Una buona soluzione sarebbe quella di non sostituirsi a loro nell’operazione ma di farlo insieme, dando il buon esempio.
Il bambino vuole portarsi qualche gioco quando uscite insieme? Questa è una buona occasione per responsabilizzarlo ulteriormente. Il consiglio è quello di incaricarlo della scelta dei giocattoli da portare, ma in numero limitato. Il fatto di operare una selezione accrescerà anche la consapevolezza dell’importanza che alcuni giochi hanno rispetto ad altri. Sulla via del ritorno, invece, si può chiedergli di fare un inventario, controllando che abbia con sé tutto quello che si era portato dietro. In questo modo, il bambino saprà che portandosi dietro gli oggetti scelti dovrà occuparsene lui stesso per tutto il tempo in cui sarete fuori casa.
Spesso i bambini non si rendono conto quanto noi di che valore abbiano gli oggetti, anche se si tratta dei loro giocattoli preferiti. In questo caso, una strategia divertente è quella di simulare una transazione tra gli oggetti che possiede e quelli che invece desidera: se chiede un pacchetto di figurine, provate a chiedere in cambio un suo peluche o qualche altro giocattolo. In questo modo saprà, anche se in modalità del tutto fittizia, che gli oggetti hanno dei valori di scambio e lo comprenderà soprattutto grazie alla rinuncia dei propri per ottenerne altri.
Può capitare, inoltre, che il bimbo perda le cose. Certo, non è affatto piacevole, ma anche questa è una buona occasione per far capire che c’è un valore intrinseco legato ai propri oggetti, che siano giocattoli, figurine o quant’altro. L’importante è non accorrere subito in aiuto acquistando un nuovo gioco per rimpiazzare quello perduto, altrimenti il bambino penserà sempre che se ne occuperanno la mamma o il papà. Bisogna invece impartire ai figli una lezione preziosa, ovvero che se non ci si prende cura delle proprie cose, si può finire per perderle. Non a caso, un detto famoso è proprio: “non capisci il valore di una cosa fino a quando non la perdi”.
Il desiderio di responsabilizzare i propri figli è più che giustificato e comprensibile, ma può capitare di scoraggiarsi se non si vedono risultati positivi nell’immediato. In questi casi, bisogna assolutamente evitare di sgridare il bambino colpevolizzandolo. La chiave è ricordare sempre che bisogna assegnare dei compiti in piccole quantità, come detto in precedenza, con l’accortezza che siano effettivamente fattibili da un bambino. Per rafforzare il senso di responsabilità in loro, è possibile anche offrire un premio o una ricompensa non appena portano a termine qualcosa che è stato loro richiesto. Riassumendo: piccole mansioni per volta e mai e poi mai colpevolizzare il bambino nel caso in cui non riesca immediatamente ad assorbire le vostre lezioni.