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La rabbia è una delle emozioni più difficili da gestire. Se poi si tratta della rabbia dei più piccoli, gli adulti rischiano di trovarsi del tutto impreparati ad affrontare la situazione. Insegnare ai bambini a gestire la rabbia: i consigli utili per i genitori.
Come insegnare ai bambini a gestire la rabbia
Quando si parla di emozioni, la rabbia è sicuramente quella più scomoda e difficile da gestire. Nonostante ciò, è fondamentale per lo sviluppo emotivo e sociale dei più piccoli, che sono i primi a spaventarsi di fronte a qualcosa che non conoscono.
La rabbia è un’emozione indispensabile, ma che può creare dei guai. Si tratta, prima di tutto, di una manifestazione di vitalità: uno scatto di affermazione forte di sé, che aumenta il senso di efficacia. Per questo motivo può non essere saggio cercare semplicemente di inibirla per prevenire i guai che effettivamente può creare. È importante sapere che molto spesso si prova rabbia perché si vuole annullare una sofferenza. In effetti, molto spesso è la penultima risorsa attivata per cercare di reagire a un dolore sentito come insopportabile.
Questo sentimento è centrale nel sentire dei bambini, soprattutto di quelli molto piccoli, che la sperimentano in continuazione essendo parte integrante del loro percorso di crescita. In sé, la rabbia non ha nulla di positivo o negativo, perché tutto dipende da come viene gestita. Quindi, imparare a controllare la rabbia è un punto di partenza importantissimo per relazionarsi e vivere al meglio le esperienze.
Come insegnare ai bambini a gestire la rabbia: i consigli utili.
Empatia sempre e comunque
Quando il piccolo è arrabbiato è opportuno mettersi nei suoi panni e cercare di capire da cosa dipenda la sua rabbia. Molto spesso, però, i bimbi non capiscono perché sono arrabbiati. Spiegarglielo con calma, quindi, lo aiuterà a razionalizzare e a relativizzare il problema. In questo modo il bambino si calmerà e imparerà a riconoscere le sue emozioni.
Mettersi al livello dei bimbi
Non solo quando il bambino è arrabbiato, ma sempre bisogna parlare con lui mettendosi al suo livello. Infatti, parlare con qualcuno che sta più in alto di loro non può che farli sentire in difetto, inferiori e non all’altezza. Sedersi vicino a lui con il viso alla stessa altezza del suo faccino faciliterà la comunicazione.
Spiegare sempre il perché
Quando si sgrida il bambino è opportuno spiegare il perché. Nonostante possano sembrare spiegazioni banali, il piccolo parte da zero e tutte queste cose non le sa. È opportuno spiegargli sempre il perché di una regola, perché questa lo aiuterà ad accettarla.
L’importanza dell’abbraccio
Il contatto fisico conforta e rinfranca l’anima. È fondamentale insegnare ai figli a cercare l’abbraccio dei propri cari nei momenti di difficoltà. D’altronde, la condivisione delle emozioni passa anche dal corpo.