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L’inositolo (o vitamina B7) è una sostanza essenziale per l’organismo, che è in grado di auto-produrlo. Ma, per fare sì che sia sempre presente nelle dovute quantità, è opportuno seguire una dieta ricca di alimenti che lo contengono. Le integrazioni non sono quasi mai necessarie.
Inositolo a cosa serve
Dal punto di vista della struttura chimica, l’inositolo è molto simile al glucosio. Tale molecola è attiva nelle membrane plasmatiche, dove partecipa al controllo dell’attività cellulare, rivestendo così un ruolo essenziale. Non solo: si tratta di un elemento particolarmente interessante, perché stimola la produzione di lecitina, sostanza che compie un’azione di pulizia delle pareti interne delle arterie. Dunque sembrerebbe avere la capacità di ridurre il tasso di colesterolo nel sangue. L’inositolo è anche considerato un blando sedativo, e pertanto aiuta a calmare gli stati di ansia, di depressione e di forte stress psichico. La sua sintesi endogena – il nostro organismo è infatti capace di auto-produrlo – avviene nel fegato. Normalmente, con una dieta equilibrata, ogni individuo è in grado di avere a disposizione la giusta dose di inositolo, dunque sono quasi sempre sconsigliate le integrazioni. Anche perché occorre considerare che i supplementi di vitamine possono alterare l’attività di alcuni farmaci e pertanto, prima di assumere integratori, è sempre bene consultare il parere di un medico.
Vitamina b7
Molti non lo sanno, ma la vitamina B7 altro non è che l’inositolo. Poiché come si diceva viene prodotto autonomamente dall’organismo stesso, non viene considerata una vera e propria vitamina, anche se ne assume il nome. Tra gli altri pregi, la vitamina B7 impedisce che, a livello del fegato, ci siano troppi depositi di grassi, il che è sempre sconsigliato. Inoltre, grazie alla azione di contrasto del deperimento delle cellule nervose, aiuta inoltre a mantenere la memoria, e per questo risulta utile anche per le persone anziane.
Cibi con vitamina b
La vitamina B si trova in grandi quantità nella crusca, nei cereali integrali, nel lievito di birra, agrumi, carni, soprattutto nel fegato. Dunque per averne a disposizione le giuste quantità, è sufficiente seguire una dieta varia, equilibrata, ricca degli alimenti che lo contengono. Alimenti che, è bene sottolinearlo, sono tutti presenti nella dieta mediterranea. Come si diceva l’integrazioni sono sconsigliate ma, poiché si tratta di una molecola idrosolubile, un’eventuale eccesso è ben tollerato e privo di tossicità. In ogni caso, è bene attenersi alle dosi consigliate – circa 12 mg al giorno – il che vuol dire quello che viene assunto con una normale dieta.