Fin dai primi giorni di vita i bambini iniziano a sognare e quindi anche ad avere incubi. I motivi possono essere vari in base all'età e alle situazioni di stress cui il bambino è sottoposto.
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I bambini sognano fin da piccolissimi e da quando iniziano a sognare possono anche fare degli incubi. Risvegli, brutti sogni e incubi possono verificarsi fin dai primi giorni di vita, soprattutto durante la fase REM del sonno, quindi non c’è bisogno di allarmarsi.
Non è ancora completamente chiaro quale sia il meccanismo che regola sogni e incubi durante il sonno, sia nei bambini che negli adulti. Durante la notte si rielaborano le emozioni vissute nella giornata appena trascorsa e i sogni vengono spesso influenzati anche da speranze, preoccupazioni e desideri della vita reale. Per questo una situazione di stress può generare nei bambini una maggiore frequenza di brutti sogni o incubi, utilizzati per rielaborare gli stati emotivi che si stanno vivendo.
Molti momenti di passaggio, seppure importanti per la crescita del bambino, possono generare ansia e quindi anche incubi. Fra questi ci sono la dentizione, l’inizio dell’asilo o della scuola, l’assenza della mamma durante il giorno, la presenza di estranei in casa e molto altro.
I bambini fino ai 3 anni spesso non sono in grado di distinguere un sogno dagli avvenimenti reali. Questo contribuisce a rendere più spaventosi gli eventuali incubi. I neonati dormono per diverse ore al giorno, poi con la crescita il tempo necessario per il riposo diminuisce gradualmente.
Prima dei 3 anni i bambini potrebbero avere incubi di varia natura per diversi motivi. A rendere più difficile il loro riposo possono contribuire la dentizione, lo svezzamento o eventi spiacevoli avvenuti durante la giornata appena conclusa. Qualche incubo occasionale, nei bambini di ogni età così come negli adulti, è inevitabile e non deve destare nessun tipo di preoccupazione.
Fino ai 4 anni un bambino potrebbe richiedere la presenza di un adulto nella fase dell’addormentamento per semplice rassicurazione o per combattere la paura del buio. Durante questo periodo è importante stare vicini al piccolo e fargli capire che il genitore è sempre presente in caso di necessità. E’ importantissimo che il bambino non abbia paura di andare a letto e percepisca il sonno come un momento importante.
Dopo i 3 anni il bambino matura una maggiore comprensione della realtà e impara a distinguerla dai sogni. Nello spesso periodo comincerà a sviluppare un certo grado di indipendenza dai genitori, che però rappresentano sempre il punto di riferimento più importante. Notti irrequiete e incubi frequenti possono essere causati da situazioni particolarmente stressanti a cui è sottoposto il piccolo, come ad esempio l’inserimento all’asilo, momento in cui il bambino sperimenta il distacco dai genitori per lunghi periodi della giornata. Ma i motivi potrebbero essere vari: conflitti in famiglia, separazioni e situazioni di forte stress emotivo.
Anche una malattia può generare una maggiore frequenza di incubi nei bambini di qualsiasi età. Il malessere fisico si ripercuote anche sullo stato psicologico e quindi può portare maggiore difficoltà nel dormire. In questo caso l’insorgere di incubi si risolve da solo con il passare della malattia.
Se a causare i brutti sogni sono altri fattori esterni è bene cercare di almeno di capire cosa sta facendo soffrire il piccolo e cercare di ridurne l’incidenza nella sua vita. Una piccola percentuale di incubi sarà presente anche nei sogni del bambino più felice e sereno per cui l’unica cosa che i genitori possono fare è stare vicino ai propri figli e rassicurarli.