Quando si parla di educazione alla tecnologia, i benefici superano i problemi?
Chris Cowell, un insegnante della scuola di infanzia a Flemington, nel New Jersey, è convocato nella classe di Ava, di 6 anni, che ha qualcosa da mostrargli.
“S.gr Cowell, c’è un ragno nel lavandino”, dice.
“Perché non controlliamo il ragno al microscopio”?, lui risponde.
Ava porta il tubo removibile al tavolo dell’insegnante, dove Pedro, di 5 ani, collega il microscopio digitale, un piccolo device della forma di un uovo che si connette tramite un cavo USB al laptop della classe.
Per un bambino, la tecnologia gioca diversi ruoli: insegnante, baby sitter, compagno. I bambini sperimentano la differenza tra il mondo analogico e quello digitale, e spesso si ritrovano al confine tra i due.
