Si tratta di una condizione di salute mentale che può svilupparsi dopo aver vissuto o assistito a un evento traumatico.
Il disturbo da stress in sala parto è un evento molto comune. Ebbene, la presenza dei padri durante il parto è un fenomeno recente, la cui frequenza è aumentata a partire dagli anni Settanta. Gran parte della ricerca sulle condizioni di salute mentale prima e dopo il parto si è concentrata sulle donne. Tuttavia, sempre più uomini assistono e partecipano al travaglio e al parto. Le loro reazioni e il loro sostegno influenzano direttamente la loro partner. Pertanto, la comprensione del loro impatto sulla nascita sta diventando sempre più importante.
Il disturbo da stress in sala parto è una condizione di salute mentale che può svilupparsi dopo aver vissuto o assistito a un evento traumatico. Il trauma è il residuo emotivo, psicologico e fisiologico di un periodo di forte stress che deriva da esperienze di minaccia, violenza (fisica, sessuale), morte e lesioni. Il PTSD può derivare da esperienze complesse e continue di trauma o da un singolo episodio di trauma. Le persone affette da PTSD presentano un’ampia gamma di sintomi, che possono includere:
Purtroppo questa può essere la risposta ai padri che si sentono angosciati e sopraffatti dopo aver assistito alla nascita traumatica del proprio figlio. Anche se non hanno partorito, hanno il diritto di essere colpiti dall’evento. Ricordiamo che la diagnosi di PTSD, o il manifestarsi dei sintomi di PTSD, possono derivare dall’aver assistito a un evento traumatico.
Anche durante un parto “di routine”, molti uomini riferiscono di essersi sentiti insicuri del proprio ruolo durante il travaglio o impotenti di fronte all’incapacità di sostenere la compagna che provava dolore. Tuttavia, nei parti traumatici, questa mancanza di controllo o di capacità di “aiutare” può essere amplificata: alcuni uomini riferiscono di essersi sentiti “alienati” o spettatori, isolati o esclusi dal personale sanitario che dava la priorità alla salute della compagna/bambino e cercava di minimizzare o nascondere il proprio disagio.