Ecografia delle anche neonatali: quando va fatta e come si svolge l’esame in sicurezza

Sull’esame delle anche neonatali, fondamentale per la corretta crescita del neonato, il professore Francesco Pignataro interviene su Mamme Magazine per dissipare ogni dubbio su quando deve essere fatto l’esame e come si svolge

 

di Francesco  Pignataro*

 

L’ecografia delle anche neonatali è un esame di fondamentale importanza per verificare lo stato di salute delle anche del neonato. Viene utilizzata per diagnosticare tempestivamente eventuali anomalie, come la displasia dell’anca, una condizione che può compromettere lo sviluppo motorio del bambino e influenzare la sua qualità di vita futura. Questo esame consente al medico di intervenire in modo precoce, adottando le misure necessarie per garantire una crescita corretta e armoniosa dell’apparato muscolo-scheletrico.

Quando va fatta?

L’ecografia delle anche va eseguita tra la quarta e la sesta settimana di vita del neonato. Questo intervallo è considerato ottimale perché le strutture ossee dell’anca sono ancora prevalentemente cartilaginee, quindi perfettamente visibili all’ecografia. Effettuare l’esame prima o dopo questo periodo può influire sull’accuratezza dei risultati e sulla capacità di identificare eventuali problematiche. Tuttavia, in alcuni casi particolari, come la presenza di fattori di rischio (ad esempio, una storia familiare di displasia), il medico potrebbe suggerire di eseguire l’esame già nelle prime settimane di vita o ripeterlo successivamente per monitorare l’evoluzione della situazione.

Come si svolge l’esame?

Il neonato viene delicatamente posizionato in una speciale culletta dedicata, progettata per garantire il massimo comfort e una corretta postura durante l’esame. Questa culletta permette al medico di mantenere il piccolo fermo senza arrecare stress o disagio. Successivamente, viene applicato un gel trasparente sull’area da esaminare, utile per migliorare il contatto tra la sonda e la pelle del bambino. Il medico utilizza una sonda ad alta definizione, che consente di visualizzare con estrema precisione la struttura delle anche, rilevando anche minime irregolarità anatomiche. L’esame è rapido, indolore e non invasivo, e di solito dura solo pochi minuti.

Perché è importante rivolgersi a centri di alto livello?

L’ecografia delle anche neonatali richiede non solo l’utilizzo di apparecchiature di ultima generazione, ma anche competenze specifiche da parte del medico. Una formazione adeguata e una consolidata esperienza clinica sono essenziali per eseguire l’esame in modo corretto e interpretare accuratamente i risultati. Affidarsi a centri di eccellenza garantisce la massima qualità delle immagini e una valutazione diagnostica precisa. Centri di alto livello dispongono anche di équipe multidisciplinari in grado di offrire un percorso di cura completo nel caso di diagnosi di displasia o altre problematiche.

Il ruolo del medico

Il medico ha un ruolo cruciale in ogni fase dell’esame: dalla preparazione alla valutazione finale. La sua preparazione professionale e la sua abilità tecnica sono determinanti per garantire l’affidabilità dell’ecografia. I medici specializzati sanno come eseguire l’esame in modo rapido ma scrupoloso, garantendo al bambino un controllo accurato e sicuro. È fondamentale che il medico fornisca ai genitori tutte le informazioni necessarie, spiegando con chiarezza l’iter diagnostico e le eventuali misure terapeutiche da adottare.

In conclusione

Effettuare l’ecografia delle anche neonatali nei tempi corretti e presso strutture di qualità rappresenta una scelta consapevole e responsabile da parte dei genitori. È un gesto di amore e di cura che contribuisce a garantire al proprio bambino una crescita sana e serena. Consulta il tuo pediatra per programmare l’esame e assicurati di scegliere un centro con comprovata esperienza nell’ecografia pediatrica. La tranquillità e la sicurezza del tuo piccolo meritano il meglio.

*Francesco Pignataro
Direttore del Master di II livello in Ecografia Clinica, Internistica, Pediatrica ed INterventistica. UNIROMA5,
Direttore del Dipartimendo di diagnostica per immagini e AI del Consorzio Universitario Humanitas Roma

 

 

 

 

Foto di apertura: Pixabay

 

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