Per rimanere incinta il più velocemente possibile, si possono prendere degli accorgimenti. Il calcolo del periodo fertile è uno di questi.
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Poiché si calcola che, mediamente, una coppia deve avere circa un centinaio di rapporti sessuali prima che la donna rimanga incinta, il consiglio è quello di aumentare la frequenza dei momenti di intimità, concentrandoli soprattutto in quello che viene definito il periodo fertile. Ci sono diversi metodi per calcolare il periodo fertile e ci sono dei comportamenti che possono agevolare il concepimento e, altri, che potrebbero addirittura determinare preventivamente il sesso del nascituro. Vediamo quali.
Il calcolo di quest’ultimo, lo si vedrà meglio in seguito, ma come indicazione di carattere generale, si consideri che la maggiore fertilità la si riscontra alla metà del ciclo. In questi giorni, dunque, è consigliato aumentare i momenti di incontro. Per il resto, ci sono alcuni accorgimenti da prendere e riguardano per lo più il corretto stile di vita: no al sovrappeso di entrambi i partner, no alle diete squilibrate, no al fumo e no all’alcool. Un giusto grado di serenità e lo stress limitato, faranno il resto.
Per prima cosa, quando si desidera rimanere incinta, bisognerebbe lasciare che la natura faccia il suo corso. Inutile stare fin dal primo momento con il calendario in mano, meglio lasciare che siano il caso, la passione, a determinare il momento in cui avere un rapporto sessuale. Ma, poiché non sempre i bambini arrivano nell’immediato, dopo qualche mese di tentativi “casuali”, è meglio iniziare a calcolare quello che è il periodo fertile. Tra gli altri metodi per calcolarlo, vi è anche quello della temperatura basale. Il che significa che occorrerà misurare, e dunque annotare giornalmente, la propria temperatura corporea al momento della sveglia mattutina. La temperatura è infatti modulata dal progesterone, ormone prodotto dal corpo luteo, che fa in modo che la temperatura aumenti dopo l’ovulazione per rendere l’utero accogliente all’ipotetico embrione. Ma come funziona esattamente?
Per prima cosa, diciamolo, è un metodo un po’ macchinoso, che ha anche un margine di errore non indifferente. Si pensi infatti che è probabile, ma non certo, che ci sia l’ovulazione, quando i valori della temperatura basale sono più elevati di 0,2 – 0,5 gradi rispetto ai sei giorni precedenti. Dunque, per prima cosa, bisogna ricordarsi di rilevare la temperatura tutti i giorni, possibilmente alla stessa ora. Dopo di che, un’altra verifica da fare, è quella del confronto tra mesi diversi: è infatti più probabile che vi sia ovulazione, se l’aumento della temperatura di verifica, ogni mese, sempre nello stesso periodo. Come si diceva, è un metodo che presenta alcuni limiti: la temperatura corporea, e di conseguenza quella basale, può infatti aumentare o diminuire in funzione di diversi fattori, quali lo stress, l’alimentazione, la mancanza di ore di sonno, stati influenzali, ecc. ecc.
Non esiste la posizione per antonomasia: quello che bisogna fare, è fare in modo che spermatozoo e ovulo si incontrino. Pertanto, via libera a tutte le posizioni che permettono una penetrazione profonda che favoriscano la gravità. Un consiglio utile? Dopo il rapporto, meglio restare a letto, magari con le gambe sollevate, o per lo meno in posizione fetale. In questo modo si dovrebbe agevolare il concepimento.
La Luna cela dietro di sé una serie di teorie molto affascinanti, alcune delle quali riguardano anche il concepimento e, soprattutto, il sesso del bambino che nascerà. Ciò, è vero, soprattutto per la cultura cinese. In altre parole, ovulazione e calendari lunari sono in qualche modo correlati, tanto che sono in molti a credere che se la luna è calante (il giorno della nascita, non del concepimento!) nascerà un maschietto, con quella crescente nascerà una bambina e, se la luna è piena o la luna è nuova, il parto sarà gemellare. Certo è un po’ contorto basarsi su questa teoria: se, per esempio si desidera un bimbo, allora occorrerebbe verificare la luna della possibile data di nascita e dunque procedere a ritroso per individuare il possibile giorno di concepimento: macchinoso, affidabile e stressante, onestamente poco consigliabile. Ma, per i più curiosi, vediamo che cosa sono, esattamente, le fasi lunari. In pratica, ogni fase lunare dura 29 giorni e mezzo: la prima è quella di Luna Nuova (la Luna non è visibile); la seconda è la luna crescente (la parte illuminata e visibile è a destra), segue il Plenilunio (la luna è tutta illuminata) e, infine, la luna calante (la parte visibile è quella di sinistra).