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I giorni fertili per una donna sono quelli immediatamente precedenti e successivi all’ovulazione. Questa corrisponde alla produzione di un ovulo, o cellula uovo, il quale, se incontra uno spermatozoo, verrà fecondato segnando l’inizio della gravidanza. Particolarmente interessate e individuare il periodo fertile sono quindi le donne che vogliono rimanere incinta e i loro partner che cercano un figlio. Individuare i giorni fertili è possibile in diversi modi. Il primo, applicabile solo se il ciclo mestruale è regolare, consiste in un conteggio denominato metodo di Ogino-Knaus. Nel caso di ciclo molto irregolare si può comunque prestare attenzione a certi segnali che il corpo manda, come le perdite vaginali di muco cervicale e l’aumento del desiderio sessuale.
Calcolo giorni fertili
Vediamo innanzitutto come si giunge, dall’inizio del ciclo, al periodo di massima fertilità. Il primo giorno del ciclo, è necessario specificarlo, corrisponde al primo giorno di mestruazioni. All’inizio di tale ciclo, l’ipofisi avvia la secrezione dell’ormone follicolo-stimolante. Esso è responsabile della formazione di cellule uovo mature. Ciascun follicolo (cavità interna alle ovaie) contiene un ovulo non sviluppato. L’ormone FSH permette lo sviluppo di certi follicoli, che iniziano a produrre l’ormone estrogeno. Uno di questi follicoli diviene dominante e le sue dimensioni si accrescono. I livelli crescenti di ormone estrogeno permettono un accumulo di sostanze nutritive e sangue che è alla base dell’ispessimento della parete uterina. Nello stesso momento, la cellula uovo giunge a maturazione.
E’ questo il momento più favorevole per la fecondazione, ovvero il picco di fertilità. Il muco cervicale, normalmente osservabile in forma di perdita vaginale, cambia consistenza e colore. Da denso e biancastro diviene infatti più liquido, viscoso e fluido e trasparente, mentre le perdite aumentano normalmente di entità. Si tratta di muco cervicale fertile, così denominato perché risulta più favorevole agli spermatozoi. Essi possono infatti muoversi con maggiore facilità all’interno di questo muco, sopravvivendo così fino ad alcuni giorni. L’ispessimento della parete uterina è invece indispensabile nel caso in cui l’ovulo venga effettivamente fecondato. Così, infatti, il feto avrà a disposizione il supporto e i nutrienti necessari per il suo sviluppo e la sua crescita.
Ovulazione
Perché la cellula uovo possa essere fecondata, deve avvenire l’ovulazione. Mentre i livelli di estrogeno presente nell’organismo continuano a innalzarsi, cresce anche l’ormone LH, sino a giungere a un picco. Questo causa la rottura del follicolo dominante. Il follicolo in questione rilascia, dall’ovaio della tuba di Falloppio, la cellula uovo matura. In linea di massima, l’ovulazione non dovrebbe essere un evento doloroso. Si tratta però di una sensazione variabile. Alcune donne, infatti, avvertono fastidiose fitte nella zona addominale in questo momento. In media, l’ovulazione avviene durante il 14° giorno di ciclo mestruale. Tuttavia, essa può avvenire -come accade nella maggior parte dei casi in un altro giorno, che si situa comunque intorno alla metà dell’intero ciclo. La vita dell’ovulo non fecondato si aggira intorno alle 24 ore.
Sintomi ovulazione
Come accennato in precedenza, il nostro organismo può comunicarci che l’ovulazione è in corso, o che avverrà presto, attraverso alcuni sintomi. E’ particolarmente importante che vi prestino attenzione quelle donne che desiderino rimanere incinte ma non hanno un ciclo regolare, e non possono di conseguenza affidarsi al conteggio dei giorni. Tra i sintomi possiamo annoverare anche i dolori al basso ventre. Tuttavia, come abbiamo detto, essi sono piuttosto rari, quindi occorre considerare altri segnali.
Il primo di questi segni, nonché il più affidabile, riguarda il muco cervicale che la vagina espelle. Questo, durante i giorni fertili e soprattutto al momento dell’ovulazione, diviene più abbondante. Inoltre, la sua consistenza sarà visibilmente più fluida e meno densa, il che gli conferirà anche un colore più trasparente, che normalmente sarebbe bianco. Come abbiamo già spiegato, il mutamento ha luogo per favorire il passaggio e la sopravvivenza degli spermatozoi. Tuttavia, bisogna specificare che non tutte le donne espellono il muco vaginale, soprattutto nei giorni teoricamente non fertili.
Un altro sintomo è quello della posizione della cervice. Per rilevarlo, però, bisogna conoscere davvero bene il proprio corpo ed essere in grado di rilevare spostamenti minimi. La cervice, infatti, durante i giorni fertili si sposta più in alto e risulta più aperta e più morbida. Un altro indizio che possiamo cogliere con l’aiuto di un termometro è quello della temperatura basale. Nel momento della fertilità femminile, e in particolare con l’ovulazione, la temperatura tende ad aumentare. Essa subisce un picco, stabilizzandosi in genere intorno ai 37° centigradi.