L'adolescenza è un periodo delicato della vita, dove avvengono molti cambiamenti e a volte cresce nel ragazzo la fobia della scuola: scopriamo come e perché.
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Alle volte capita che un adolescente manifesti un rifiuto nell’andare a scuola. La scuola rappresenta in questa fascia di età il luogo dove i ragazzi sviluppano la loro personalità, rafforzano o meno la loro autostima e sperimentano la loro autonomia. Tutto ciò avviene in concomitanza con il rapporto con la famiglia e tra i pari. A volte può scatenarsi una vera e propria fobia della scuola in adolescenza che spesso lascia i genitori inermi davanti al suo manifestarsi.
L’adolescenza, si sa, è una fase della vita difficile e insidiosa. Le emozioni in questa fascia di età sono vissute a pieno e spesso si hanno delle reazioni spropositate agli occhi degli adulti. Se non si fa attenzione a tutti i campanelli di allarme anche la fobia della scuola può essere scambiata per atteggiamenti adolescenziali. La fobia della scuola è caratterizzata da attacchi d’ansia che possono verificarsi quando un ragazzo sta vivendo delle situazioni stressanti per lui e per la sua famiglia. Gli adolescenti sono soliti tenersi tutto dentro per mostrarsi grandi e maturi, ma in realtà soffrono molto. Spesso anche i problemi con i coetanei possono sfociare in ansia, con la conseguenza che i ragazzi non vogliono e non riescono ad andare a scuola. In questo periodo particolare della vita sentirsi apprezzati e supportati dai coetanei risulta importante per lo sviluppo della propria personalità e dell’autostima. Se in classe, a scuola, o comunque in ambienti in cui c’è un rapporto tra pari in adolescenza, il ragazzo è vittima di soprusi o bullismo è normale che questo si difenda in modo quasi del tutto inconsapevole, cercando di allontanare quelle situazioni che lo fanno stare male.
Tra le manifestazioni più evidenti della fobia della scuola troviamo sicuramente l’ansia che può esprimere in modo più o meno marcato. Se il ragazzo inizia a stare male fisicamente quando esce da casa o quando arriva a scuola fino al punto di avere vere e proprie crisi di panico probabilmente c’è qualche problema che andrebbe scovato e analizzato. I disturbi di tipo fisico possono essere nausea, diarrea, tremore, mal di testa, vertigini, dolori addominali o agli arti. Alle volte si può arrivare ad avere alti livelli di angoscia fin dalla sera prima, causando un riposo disturbato da incubi e risvegli notturni.
Per non sottovalutare questo problema è sempre bene che genitori, insegnanti ed educatori prestino attenzione a tutto ciò che succede nei ragazzi. Questi atteggiamenti possono nascondere problematiche ben più grandi che se non prese in tempo possono diventare davvero gravi. È importante che i ragazzi crescano in un clima sereno e di ascolto, e non siano giudicati unicamente per i loro successi o insuccessi scolastici. La relazione e la visione che ognuno ha di sé si forma in questo periodo e determina tutta la vita di un individuo. Bisogna poi favorire il reinserimento scolastico, senza accettare sempre di far saltare la scuola al ragazzo, altrimenti si sentirà giustificato nel non andarci. È sempre importante incoraggiare e supportare gli adolescenti anche nelle difficoltà per renderli adulti consapevoli e determinati. Se il problema è troppo grave, o non si è in grado di affrontarlo, è bene chiedere aiuto a uno psicoterapeuta per sradicare credenze errate nate nella mente del ragazzo.