La Festa del papà si avvicina e uno dei modi per celebrarla è sicuramente dedicare delle poesie: ecco le più belle.
Argomenti trattati
In Italia il 19 marzo si festeggia la Festa del papà, una delle figure più importanti nella vita di un bambino. Essere genitore può essere bello quanto essere figli, e lo ancor di più quando i più piccoli dedicano dei versi pieni d’amore. Festa del papà, quali sono le poesie più belle per celebrarla? Scopriamole insieme.
La Festa del papà è celebrata in diverse parti del mondo, ma si osserva il 19 marzo solo nei paesi a tradizione cattolica (Italia, Spagna e Portogallo su tutti): il 19 marzo, secondo la credenza, è la data della morte di san Giuseppe, “padre adottivo” di Gesù.
Presi dalla ruotine e dalle attività giornaliere troppo spesso ci si dimentica di manifestare, anche solo con un gesto, l’affetto verso i papà. Per questo motivo i bambini possono scegliere dei versi poetici per ricordare al proprio papà quanto sia importante il loro rapporto.
Festa del papà: le poesie più belle da far imparare ai bambini.
Il mio è il papà ideale
volergli bene è naturale.
Lui è buffo e divertente,
ma anche serio e paziente.
Mi spinge nel vento sull’altalena
se sono triste si dà gran pena.
Conosce tutti i segreti della vita
d’ogni strada m’insegna l’uscita.
Guida i miei passi con amore
cercando di essere il migliore.
E’ un adorabile gigante buono
sono contento di questo dono.
Il mio papà è davvero speciale
anche se a tanti sembra normale.
Caro papà, nel giorno della tua festa
voglio dirti cos’ho nella testa,
cosa c’è nel mio cuore
quando mi guardi con amore.
Ogni giorno mi abbracci e mi proteggi,
con premura mi aiuti e mi festeggi,
sei paziente, dolce e generoso,
mi fai sentire forte e coraggioso.
Quando ero piccolo mi facevi volare,
oggi le paure mi fai superare.
Insieme a te mi sento sicuro,
caro papà, tu sei il mio tesoro!
Ti voglio bene, tienilo a mente:
stringimi al cuore, coccolami teneramente!
Coccolami ancora per un po’,
tienimi accanto, non dirmi di no.
Con le tue braccia fammi volare
attento alla barba, mi fa grattare.
Se sul tappeto mi tieni incollato
mentre giochiamo al pugilato
“aiuto” grido alla mamma per finta
poi tu ti giri e ti do una spinta.
Tienimi forte sul cuore papà
almeno adesso che la mia età
consente a entrambi in casa ed interrazzo
di farci coccole senza imbarazzo.
Tra qualche anno, la legge dei duri
ci troverà più grandi e maturi
a fare finta che gli uomini veri
son tutti d’un pezzo e molto seri.
Stasera quel tempo è ancora lontano
tu coccola e gioca con me sul divano.
Arriva un Principe
con un cavallo bianco:
viene da lontano
e sembra molto stanco.
Al posto della spada
c’è l’ombrello
e c’è il cappotto
al posto del mantello;
però a guardarci bene
il cavallo non ce l’ha,
io gli corro incontro
e gli dico: “Ciao papà!”
Ingredienti per un buon papà
Per fare la ricetta del buon papà
prendi una manciata di buona volontà,
unisci sei cucchiai di santa pazienza
e una buona dose di affetto e tolleranza.
Scalda con abbracci e tenero amore,
unisci tanti baci da far scoppiare il cuore,
aggiungi un chilo e mezzo di grande simpatia,
un mucchio di sorrisi e tanta allegria.
Infine aggiungi coccole in grande quantità
mescola per bene: ed ecco il mio papà!