Farmaci no in gravidanza

Le future mamme vengono spesso assalite dai dubbi circa la possibilità o meno di assumere farmaci e su quali sono quelli ammessi durante la gravidanza. Ci sono alcuni medicinali che, a causa dei principi attivi in essi contenuti, andrebbero del tutto evitati nei nove mesi di gravidanza perché potrebbero provocare conseguenze dannose alla mamma e al nascituro.

Nel periodo più delicato (i primi tre mesi) è consigliabile evitare l’assunzione di FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), poiché si ipotizza che possano aumentare il rischio di un aborto spontaneo.

Anche se si tratta solo di ipotesi, meglio assumere l’ibuprofen con le dovute cautele. Il nimesulide e l’aspirina devono essere del tutto evitati dopo la trentesima settimana, poiché sono in grado di compromettere la corretta crescita del feto. In caso di febbre, è consigliabile evitare i comuni antipiretici e assumere il paracetamolo (può essere utile anche per il mal di testa in gravidanza).

La donna in dolce attesa può anche assumere antibiotici, ovviamente sempre dietro prescrizione e controllo medico. Attenzione invece agli spray in caso di congestione nasale: utilizzati per lungo tempo potrebbero arrivare alla placenta e al bebè, nonostante siano applicati localmente. Esiste poi un divieto assoluto per i farmaci che contengono acido retinoico (utilizzati per curare l’acne), sia assunti per bocca che attraverso pomata da applicarsi sulla zona da trattare.

Per quanto concerne gli ansiolitici, meglio sospenderne l’assunzione in gravidanza, oppure prenderli solo su stretto controllo medico. E’ sempre preferibile sospendere la terapia prima del parto, per evitare complicazioni al nascituro. Per il vaccino anti-influenzale meglio attendere dopo i tre mesi, per diminuire i rischi di conseguenze sul feto.

Anche i rimedi omeopatici e quelli fitoterapici andrebbero sempre presi dietro consiglio e controllo del proprio medico, rispettando la posologia e le quantità.

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