Quando per una donna arriva il momento di allattare il proprio bambino, sente molte dicerie e falsi miti sull'allattamento. Diventa importante fare attenzione a quello che ci viene detto.
Allattare al seno il proprio bambino è un’esperienza meravigliosa e che dona benessere e salute, sia alla mamma che al piccolo. Spesso però si ricevono consigli e indicazioni sbagliate su come allattare e si sentono molti falsi miti sull’allattamento. Vediamo quali credenze sbagliate sono da sfatare.
Non c’è niente di più falso. L’allattamento stimola le difese immunitarie della mamma. Se è in corso un lieve malessere stagionale come il raffreddore, gli anticorpi prodotti naturalmente dalla mamma passeranno nel latte materno, andando a proteggere il bambino. Ovviamente non si devono assumere farmaci, anche se in commercio esistono soluzioni adatte da utilizzare anche durante l’allattamento.
Anche questa leggenda metropolitana va smentita, tra l’altro perché succede esattamente il contrario. Durante l’allattamento si ha certamente più appetito ma questo perché l’organismo deve produrre tutte le sostanze nutritive utili al bambino. La suzione e la produzione di latte consumano le calorie e stimolano gli ormoni. Quindi un ottimo metodo per tornare in forma dopo la gravidanza e perdere quei chili in più che si erano accumulati.
Una credenza popolare, questa, potenzialmente dannosa. Durante l’allattamento non si devono assumere alcolici poiché passano attraverso il latte. Si può “trasgredire” ma solo raramente e bere non più di due dita di birra, possibilmente due o tre ore lontano dall’orario dell’allattamento, per dar tempo all’organismo di eliminare l’alcol dal sangue.
Anche questo falso mito va sfatato. Dopo la gravidanza e il parto, il ciclo della donna e l’equilibrio ormonale hanno bisogno di alcuni mesi per tornare alla normalità e si può essere fertili anche durante l’allattamento, anche in assenza di mestruazioni.
Una voce che circola tra amiche, zie e parenti vari è quella che il latte della mamma sportiva non va bene perché risulta “acido”. Ciò è falso: lo sport è un’attività che porta solamente beneficio per la mamma che desidera continuare o cominciare a farlo, e non compromette in nessun modo la qualità e il sapore del latte.
Se il bambino non succhia nel modo corretto si può andare incontro a dolore e fastidiose ragadi, ma sono eventi ovviabili prestando attenzione e facendo attaccare al seno il bambino nella maniera corretta. L’allattamento stimola la produzione ormonale che mantiene il seno sodo e compatto. Eventuali decadimenti dello stesso o problemi come le smagliature sono dovute ad altre cause, soggettive o congenite, e non all’allattamento.
Anche questa diceria viene da lontano e non risponde al vero. Probabilmente deriva dal fatto che durante gravidanza e l’allattamento può avvenire un calo della vista (dovuto a stanchezza o scompensi ormonali) ma rimane una cosa momentanea e soprattutto non aggrava problematiche già esistenti.
Ai 6 mesi di vita del bambino in genere si comincia con lo svezzamento e con la somministrazione di alimenti solidi. Il latte materno da solo non basta più a fornire tutto il nutrimento necessario, ma si può continuare ad allattare fino ai 2 anni di età. Insieme ad un poco di sostanze nutritive infatti, passano anche molti anticorpi totalmente naturali e che proteggono il bambino dalle più comuni malattie. Inoltre rimane un contatto più intimo tra mamma e figlio e ciò può portare solamente benefici ad entrambi.