Esistono situazioni (alquanto rare e derivanti da motivazioni mediche) nelle quali l’allattamento al seno è controindicato.
Al contrario, esistono false controindicazioni ad allattare al seno, dettate per lo più da credenze, scarsa conoscenza, ignoranza.
Tra le motivazioni non vere che rappresentano false controindicazioni all’allattamento ci sono:
- neonati nati da madre positiva all’antigene di superficie dell’Epatite B. Questi bambini devono ricevere, appena nati, le Ig specifiche e la vaccinazione antiepatite (ma questo non compromette la possibilità di essere allattati);
- madri affette da Epatite C e Citomegalovirus;
- madri con febbre (se non affette da malattie e/o in cura con farmaci che non consentono l’allattamento permanente o temporaneo);
- madri con mastite. Lo svuotamento del seno affetto da mastite rappresenta il trattamento stesso;
- bambini con reflusso gastroesofageo;
- madre che ha subito anestesia per intervento odontoiatrico;
- la ricomparsa delle mestruazioni;
- una nuova gravidanza.
L’allattamento al seno ha benefici significativi sia il bambino che per la madre e spesso, per poca conoscenza o consigli avuti o semplicemente perché pare la soluzione più comoda, si decide di lasciar perdere l’allattamento naturale al seno e si preferisce quello artificiale. Senza saperlo, le madri che allattano al seno hanno una grande fortuna.
Le gravi motivazioni che impediscono l’allattamento sono rare, tuttavia, si può incorrere in problematiche meno gravi (come la non compatibilità del seno con la bocca del piccino, se troppo piccola, o la scarsità del latte, etc) che potrebbero essere superate con il giusto impegno della madre e il supporto degli operatori qualificati.