38 ore di travaglio e il parto cesareo
Una mamma di nome Raye Lee, in Missouri, ha postato su Facebook la sua esperienza “negativa” riguardante il parto cesareo.
Si rivolge a tutte quelle persone che, per mancanza di informazione e/o maleducate giudicano superficialmente, la tecnica del parto cesareo. Sul social network ha avuto 24.000 reazioni e centinaia di commenti.
La signora Lee inizia il suo post commentando una frase che di solito si sente pronunciare dai disinformati verso chi effettua parti cesarei: “Oh! Un taglio cesareo? Quindi, non hai davvero partorito. Deve essere stato semplice, in questo modo.”
In realtà è stata protagonista di un cesareo dopo 38 ore di travaglio. Ore in cui, più di una volta, a ogni sua contrazione al piccolo si fermava il cuore.
Il bambino è nato, dopo ore sofferte, effettuando un’incisione di 12 cm di lunghezza sull’addome materno.
La signora Lee prosegue il suo racconto dicendo che anche il post parto non è stato dei migliori.
Il suo ventre tagliato, ricucito e pieno di punti era dolorante non appena provava ad alzarsi dal letto.
Lei è diventata una delle tante donne coraggiose che ha vissuto questa esperienza, con la testimonianza ingombrante e indelebile di una cicatrice sul basso ventre.
Spiega di non essere superficiali nel giudicare un “taglio cesareo”, perché chi ha vissuto e vive questa esperienza ne esce vincitore solo e soprattutto per la soddisfazione di vedere poi il viso sorridente del proprio figlio.
La nostra protagonista conclude il suo post dicendo: “Sono la donna più forte che conosco e, vado avanti ogni giorno, non solo per me ma anche per il mio splendido bambino”.
Non so voi, ma io sono in piedi a congratularmi con questa favolosa mamma testimonial coraggiosa di un’esperienza non facile.
Qual è la vostra reazione a questo suggestivo post?
Melissa Willets scrittrice/blogger e mamma