L’emozione iniziale è immensa. Ma le neomamme subito dopo il parto e durante i primi giorni di vita del proprio cucciolo, hanno dei dubbi circa la salute e l’aspetto del bambino.
Subentra una certa preoccupazione circa ad esempio pelle arrossata, puntini, peluria, eccetera. Incertezza e di piccole paure sono quindi normali. Alcune mamme si rifanno all’indice di Apgar. Che cos’è?
Nient’altro che una valutazione del bambino assegnata da coloro che assistono al parto (ostetrica e ginecologo). Si prendono in considerazione le sue caratteristiche strette tra il 1° e il 5° minuto di vita, come il colorito cutaneo, la frequenza cardiaca, l’attività respiratoria, il tono muscolare e la forza del pianto. Si assegnano a ciascuno di questi da 0 a 2 punti.
Nella norma è il neonato che ha un punteggio pari o superiore a 7: in buona o in ottima salute. Ma se il bambino presenta un punteggio inferiore non significa necessariamente che ci sono delle anormalità: in questi casi comunque il neonato va monitorato con più attenzione nel suo sviluppo motorio e cognitivo.
Dopo il momento cruciale, la mamma si abitua al piccolo e le emozioni – da timore e incertezza – si trasformano in gioia estrema ma anche spossatezza, per le energie che gli dedica. Ecco perché è importante l’aiuto del papà o dei parenti più prossimi: la donna ha tutto il diritto di vivere la propria esperienza da neomamma nel più sereno dei modi possibili.