L'educazione civica è una materia che oggi è sconosciuta a molti . Vediamo perchè invece sarebbe importante insegnarla ai bambini
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Materia non sempre presente nella maggior parte dei piani di studi scolastici primari, l’educazione civica, soprattutto per i bambini, potrebbe fare la differenza nelle società del futuro.
Concetti importanti come la libertà individuale, a partire da dove la si sia conquistata, e come utilizzarla in modo corretto come parte sana ed integrante di una società, sono infatti nozioni di base che possono essere insegnate a partire dai più piccoli, in una versione semplificata da approfondire nei futuri anni di apprendimento scolastico.
L’educazione civica è una disciplina in cui vengono spiegate tutte le varie forme di governo, la funzione ed i compiti dello Stato, ed infine il ruolo del cittadino come parte attiva importante della società.
Oltre alle numerosi nozioni base fornite sulla Costituzione Italiana (utili anche a livello di cultura generale), la formazione di cittadini educati e consapevoli comprende tematiche che spaziano tra:
Dando un rapido sguardo agli ambiti di cui l’educazione civica si può occupare, appare immediatamente importante come tali insegnamenti vadano trasmessi al maggior numero di persone possibili, meglio ancora se introdotti all’interno di un percorso di studi scolastico articolato che miri a creare delle basi dagli studenti più piccoli, da approfondire nei successivi anni.
Come per moltissimi altri ambiti, studi scientifici hanno dimostrato come le buone abitudini adottate fin dalla tenera età si trasformino poi in atteggiamenti corretti riproposti dagli adulti futuri, che già abituati a determinati comportamenti non faranno nessuna fatica a mantenerli, ed a trasmetterli loro stessi alle successive generazioni.
Questo stesso concetto è valido anche per l’educazione civica.
Ovviamente le nozioni e gli insegnamenti andranno adattati scrupolosamente all’età del bambino, al fine di poter essere sia capiti che adottati immediatamente nella quotidianità, magari inseriti in fase iniziale sotto forma di gioco, facendo leva sul divertimento per rendere un piacere fare le cose giuste, da buon piccolo cittadino.
Partendo dall’insegnamento del rispetto reciproco, dell’uguaglianza e della tolleranza, oltre che a creare dei futuri cittadini migliori si va a rendere più sano anche l’ambiente scolastico stesso nel presente, andando a smontare quelli che possono essere atteggiamenti di bullismo o discriminazione nelle classi, spiegando le motivazioni ed i principi morali di base, e quindi evitando il semplice sistema punitivo post-trasgressione e puntando sulla prevenzione.
Introducendo questi argomenti sia in famiglia che nelle aule scolastiche, in primo luogo il bambino viene educato ad assumersi la responsabilità di ciò che fa/sceglie, avendo comunque i mezzi e le nozioni di base per fare scelte sane e corrette. Viene introdotto anche il concetto di libertà, e le limitazioni che mirano a non calpestare la libertà altrui, ugualmente importante alla propria.
Attraverso un sistema di giochi e percorsi didattici ad hoc, è possibile poi mostrare l’utilità ed il lato divertente del riciclare i materiali, imparando alla base come differenziarli e contribuendo a partire dal piccolo a problemi enormi della società moderna, e perché no, portando queste conoscenze anche a casa ai genitori tramite i compiti.
Con l’aiuto di nutrizionisti e l’ingegno degli insegnanti, parallelamente l’educazione civica può andare a mostrare quella che è l’alimentazione corretta, andando a toccare ed introdurre anche concetti di uguaglianza mirati a ridurre sia le problematiche alimentari con base psicologica (anoressia, bulimia, ecc) che il body shaming, ovvero una forma di bullismo e di scherno tristemente diffusa che utilizza le particolari caratteristiche fisiche (peso, altezza, sesso, ecc) come fonte di insulti e minacce.
Considerata la polivalenza della disciplina intesa in senso moderno ed in chiave pratica, è possibile dunque dare un valore aggiunto alla società e contribuire a mettere la base per generazioni future più consapevoli ed informate.